Non c'è perché manca una politica industriale atta a crearlo,è inutile utilizzare la flessibilità a più non posso,occorre tornare ad essere competitivi al posto che cinesizzarsi in italia. Non possiamo svalutare la moneta,non abbiamo possibilità di pagare meno le materie prime e allora,ottusamente,agiamo sull'unica voce,il costo del lavoro,che possiamo abbassare..e lo facciamo una tantum da un bel po'..
Treu nel governo Prodi,Biagi nel governo Berlusconi,Poletti con Renzi...serve a ben poco.Come a poco servirà abbassare le tasse(di quanto poi'?)all'industria. Sono medicine che servono solo a tirar avanti ancora un po..ma così si muore. Seve impiegare risorse pubbliche per tornare ad essere protagonisti dove lo eravamo(Chimica,Auto,Telecomunicazioni,siderurgia)e entrare con coraggio in tutti i settori che stanno avendo un grande sviluppo altrove(energia pullitica,aerospaziale,robotica..)serve tenerci i famosi"cervelli in fuga",che non fuggono da Poletti,ma dal lassismo vile che contamina le nostre istituzioni,serve istruzione,serve,come il pane,corsi d'aggiornamento professionali gestiti con la massima serietà,serve far sentire i lavoratori parte integrante del progetto non costo da ammortizzare. Allora sì che anche la flessibilità diverrebbe un plusvalore.