Qualcuno non è d'accordo che queste persone vengano appellate con termini quali "eroi" o "angeli". Essi sostengono che in fondo fanno il loro lavoro con competenza e professionalità, alla stessa stregua di un chirurgo che salva una vita dopo un delicatissimo intervento durato 10 ore. E nessuno si sognerebbe mai di dargli dell'eroe o dell'angelo, al chirurgo.

C'è una variabile però. E non mi riferisco al fatto che il chirurgo ha uno stipendio con minimo uno zero in più del vigile del fuoco, per non parlare poi del volontario al quale viene riconosciuta -forse- solo la divisa.
I vigili del fuoco, i volontari del soccorso alpino, quelli del 118 stipendiati o volontari che siano, e tutti gli altri che qui non cito non esitano a mettere a repentaglio le loro vite per salvarne altre. Ci riescono sempre, o comunque quasi sempre, a volte però a costo di prezzi altissimi. Pensiamo soltanto alle spedizioni di soccorso su montagne d'alta quota, dove la storia ci racconta di tantissime missioni che riportano in salvo a valle un alpinista in difficoltà se non addirittura in punto di morte, ma che hanno visto perire un ben più consistente numero di soccorritori nel corso di quella stessa missione. E pensiamo per esempio ai 400 vigili del fuoco che l'11 Settembre persero la vita nelle TwinTowers.

E poi, diciamocelo francamente, in questo mondo che apprezza sempre di più quello che si ha anziché quello che si è, perché dovrebbe essere fuori luogo vedere un Eroe, un Angelo, in una persona che da volontario, o con uno stipendio di 1200 euro al mese, salva una vita in situazioni difficili o addirittura limite?!!!