certo che esiste, ma le normative hanno dei paletti, che possono essere visti "a discrezione" a seconda dell' impiego. I militari e i corpi armati dello stato, non producendo guadagno con il volo, utilizzano quelli più restrittivi, i civili quelli più "laschi"... Il problema è che spesso chi gestisce queste cose nel servizio HEMS è un amministrativo che ha l'unico interesse di far quadrare i conti. Se un pilota si rifiuta di effettuare un volo nessuno gli dice nulla, ma una volta, due, tre, poi esce il collega che invece fa di tutto senza battere ciglio (probabilmente di estrazione 100% civile). A quel punto il pilota ligio alla sicurezza passa per uno che pone dei limiti al profitto della compagnia, e subisce ripercussioni, facendosi anche una fama poco onorevole nel suo mondo lavorativo. Siccome fino a che non ti schianti le cose possono sembrare fattibili spesso ingoia il rospo e va, cosa che sicuramente è successa inquietante questo caso. Io personalmente se sono ancora qui a scrivere lo devo al fatto di aver sempre saputo riconoscere i limiti miei e della macchina, o comunque di saperli gestire in completa autonomia. Questo è anche il motivo principale per il quale non mi sono mai sognato di accettare proposte lavorative esterne. Chi lo ha fatto si è SEMPRE pentito.
anche a me. C'erano numerose possibilità che non tornassero a casa... Infatti non lo hanno fatto...