Quando si "viaggia", come faccio io senza una meta precisa, senza un itinerario prefissato, ho rilevato che il navigatore, oltre a essere, spesso, un burlone, non ti fa realizzare dove sei e quale strada tu stia percorrendo, togliendo gran parte dello spirito del "viaggio". La carta stradale, quindi, diviene fondamentale ma, per usarla appieno deve essere affiancata da una bussola; quando vedi che stai andando verso sud da cinque minuti e, invece, la tua meta è a nord è evidente che la strada è giusta ma è la direzione a essere sbagliata. Il navigatore in certe condizioni è impagabile ma il "viaggio" si fa con la carta!