KTM, Pierer: "Odiamo Honda, barano sempre!"
Di Adriano Bestetti lunedì 20 febbraio 2017
Il CEO della casa austriaca Stefan Pierer si scaglia contro il colosso giapponese dopo la presentazione del team MotoGP: "
A margine della presentazione dei team factory KTM per il prossimo Motomondiale 2017 - che vedrà la casa austriaca impegnata nelle tre classi con i suoi team ufficiali - il CEO di KTM Stefan Pierer si è concesso ai microfoni della stampa e, senza fare troppi complicimenti, ha lanciato delle autentiche bordate verbali verso il colosso giapponese Honda.
Già durante l'evento ufficiale, Pierer aveva ammesso il suo disagio nel dover montare un motore Honda sulla moto KTM della Moto2 (come imposto da regolamento), definendo subito la casa dell'Ala "il nostro competitor più odiato":"La Moto2 è più conveniente della Moto3 perché il motore è "congelato", ma proviene dal nostro concorrente più odiato: Honda. Questo comunque non mi crea alcun problema, lo copriamo e ci mettiamo sopra "KTM". E da quello che ho sentito, poi sarà Triumph il prossimo fornitore [di motori alla Moto2 dal 2019] e questo già mi suona meglio!"
Una volta terminata la parte
'formale' della cerimonia, a Pierer è stato chiesto di spiegare meglio quella sua tagliante affermazione. E il
boss di KTM, a quel punto, non le ha mandate a dire. Dopo aver ricordato l'episodio della recente
Dakar 2017, con i
piloti Honda penalizzati per aver fatto rifornimento in una zona dove era vietato, Pierer ha rincarato la dose:
"Honda è un grande competitor, non ha bisogno di provare a vincere barando, eppure ci provano lo stesso. Guardate cosa è successo alla Dakar 2017 appena due mesi fa. E pensate alla Moto3 del 2015... è per questo che adoriamo batterli!".
All'inizio dello scorso anno, Pierer avevo accusato Honda di scorrettezze nel
Mondiale Moto3 2015 oltrepassando il limite massimo di giri per la classe cadetta. In quella stagione, il britannico Danny Kent, pilota Honda, vinse il titolo per soli 6 punti sul pilota ufficiale KTM Miguel Oliveira, quest'anno tornato con la casa austriaca per correre in Moto2. E adesso ci attendiamo una degna risposta da
Honda...

Originariamente Scritto da
Luke76
Io Vinales me lo sono già giocato vincitore del mondiale 2017. La ricevuta per riscuotere l'ho archiviata in un posto segretisssssimo.
Tosto sto' Vinales :
MotoGp, tensione Vinales-Marquez: prime scintille tra rampolli spagnoli
Marc: “È sempre interessante girare dietro a una Yamaha”. Maverick sbotta: “Non è normale, la prossima volta sarò io a dargli fastidio”. Un video in rete mostra il gran ritmo di Marquez nel recuperare terreno nei confronti del connazionale che lo precede.
Maverick Vinales sta iniziando a capire come funzionano le cose quando sei il favorito. A sei settimane dal via della MotoGp, il neoacquisto della Yamaha è sorpreso e un po’ arrabbiato perché nel terzo e ultimo giorno di test a Phillip Island si è ritrovato Marc Marquez dietro, intento a studiarlo per qualche giro. Vinales ha provato a stare lontano dalle polemiche ma il comportamento del tre volte iridato della Honda lo ha infastidito al punto che ha terminato anzitempo la simulazione gara in cui era impegnato. “Non è normale, mi sono dovuto fermare perché avevo Marquez alle spalle e ovviamente non voglio dare punti di riferimento ai miei diretti rivali” ha detto al termine della giornata in pista, raccontando di essersi trovato el Cabroncito in scia.

Sapevo che era dietro di me, lo stavo controllando sul tabellone, ma non mi sarei voluto fermare perché stavo facendo un long run – spiega Vinales a Motorsport – Ma… la prossima volta toccherà a me dagli fastidio. Velocissimo dalla prima volta che è salito sulla stessa Yamaha di Valentino Rossi, Vinales ha sempre messo in riga gli avversari, prima nei test post-campionato a Valencia, poi a Sepang e infine a Phillip Island dove ha targato uno stratosferico 1’28.549 che neanche Marquez, seppur velocissimo sul passo gara, è riuscito a contenere.
È successo quando giravo sul’1’29 basso – aggiunge Vinales – La verità è che non ho capito: stai facendo il tuo lavoro, sei nel mezzo di un long run e non puoi mollare. Ma quando vedi piloti veloci come Valentino o Marc non puoi continuare a spingere perché sai che ti possono studiare. È stato un peccato perché quando Marc era dietro ho dovuto interrompere il long run anche se stavo facendo 1’29 basso di media”.

Marc: "Sempre interessante girare dietro a una Yamaha" D’altra parte, Marquez ha ammesso di aver recuperato metri importanti una volta uscito dal box per ritrovarsi dietro al connazionale e studiare le traiettorie di quello che si preannuncia il più grande rivale alla corsa al titolo iridato di questa stagione. È sempre interessante girare dietro a una Yamaha per vedere cose diverse – replica Marquez – Sono tornato in pista per un run e ho visto che passava Vinales. Ho recuperato del margine e l’ho seguito per un paio di giri. Ho seguito anche alcune Ducati e tutte le altre moto che credo possano essere forti, come la Suzuki, mi sembra davvero buona.”.
Nulla di disinteressato, quindi, da parte del campione di Cervera: un video in rete mostra il gran ritmo impresso dal campione spagnolo nel recuperare terreno su Vinales fino ad arrivare alle spalle del connazionale ‘Top Gun’.
Meregalli: "La freddezza di Vinales è impressionante"
In Yamaha sono sempre più contenti di aver messo sotto contratto Maverick Vinales e il team manager Massimo Meregalli trova solo elogi quando parla dello spagnolo.
Massimo Meregalli, direttore del Team Yamaha di MotoGP, si è reso protagonista di una conferenza stampa improvvisata al termine della presentazione della squadra, avvenuta giovedì scorso a Madrid.
Meregalli ha elogiato Maverick Vinales, dicendosi impressionato dalla grande rapidità con cui lo spagnolo si è adattato alla sua nuova squadra.
Le prestazioni di Maverick nel primo test pre-campionato a Valencia, dove è stato il più veloce al debutto sulla M1, e a Sepang (dove non ci sono indicazioni sui tempi), hanno abbagliato il leader del team della Casa giapponese.
"Una cosa che mi ha sorpreso è che Maverick non ha mai divagato nel dare il suo giudizio sui pezzi che ha provato. Ha detto che gli piaceva oppure no, quindi diciamo che ha molta sicurezza" ha detto Meregalli.
"E' prematuro dare un giudizio dopo un paio di test, ma da quello che ho visto finora, probabilmente farà molto bene. Si è adattato molto bene alla moto, sapevamo che era veloce, ma pensavamo che avrebbe avuto bisogno di un po' più di tempo per adattarsi" ha aggiunto l'italiano.
Per la Yamaha il modo in cui il suo nuovo pilota ha affrontato il primo test a Cheste è stato un segnale molto positivo.
"La freddezza di Maverick è impressionante, soprattutto come gestisce la pressione. Non era facile salire a Valencia sulla moto di Lorenzo, che aveva vinto il GP, ma la sua risposta è stata molto buona" ha proseguito Maio.
"E' stato molto calmo e tranquillo, facendo segnare il miglior tempo. Il giorno dopo, quando era il momento di mettere le gomme morbide, ha preferito terminare tutti i lavori programmati e poi ha fatto il miglior tempo" ha insistito.
Uno dei temi trattati da quando Vinales ha mosso i suoi primi passi in Yamaha è il rapporto con Valentino Rossi.
"Spero che il rapporto tra lui e Vale possa continuare così. E' importante che lavorino bene insieme. L'anno scorso non è stato facile gestire il cattivo rapporto che avevano i due piloti" ha concluso Meregalli.