Non sarà facile perché questo era un esempio orientato in questo modo ma esistono tetraplegici decisi a rimanere vivi e persone in grado di camminare ma che non vedono, non sentono e non parlano. Adesso chi decide se sia più importante muoversi o pensare? E poi, più che altro, come immaginarsi una risposta anche agli eventuali usi scorretti o borderline che verranno sicuramente fatti?
La legge sull'aborto doveva porre rimedio a un problema che oggi interessa lo zero virgola delle pazienti che ne fanno uso. Ha completamente cambiato uso/destinazione. Chi ci assicura che domani non si usi il suicidio assistito su un disabile magari solo per togliersi l'impiccio di provvedere alle sue necessità?
Siamo un popolo che arriva a rapire una salma e tenersela per un mese per chiedere un riscatto; e abbiamo dei medici che passano in ospedale di notte a fabbricare TAC false da rivendere ai falsi invalidi. Oltre che un giudice che li rimanda al lavoro anche da indagati e agli arresti domiciliari.
In un ambiente del genere si deve essere molto più prudenti di quello che crediamo basti. E' un attimo far passare una porcata e la legislazione itagliana ne è già lastricata. Onestamente sono felice che non tocchi a me decidere.