Il problema diventa suo dal momento in cui, come figura professionale, lo si assume e lo si paga. Ma è lì già da prima e interessa la formazione e la cifra etica del lavoratore. In origine il responsabile serviva per far lavorare insieme persone che già stavano singolarmente facendo quello che gli era richiesto. Adesso è diventato quello che dovrebbe farli lavorare, altrimenti non lo fanno? Il problema non è lui ma i mentecatti che hanno bisogno dell'aguzzino. Non disquisisco se sia nato prima l'uovo o la gallina, dico solo che è una situazione che si autoalimenta una volta avviata. Per quello bisognerebbe pensarci bene e a fondo, prima di dare il via a certe cose. E se possibile fare in modo che non sia necessario farlo, agendo a priori. Uno scansafatiche non si assume, stop... dopo, per come stanno le cose oggi, è troppo tardi. Un giudice perbuonista che lo riammette lo si trova sempre... quindi il responsabile, a livello assenteismo non può nulla e il suo compito rimane prendere la paga, coordinare ove possibile e fare da capro espiatorio se sarà il caso. Ma non lo è quasi mai, qui non è mai colpa di nessuno.
Per i cicloidi è uguale: quando li si lascia fare debordano, perché la loro natura/educazione è quella... perché non l'hanno imparato a casa, come si sta su una strada. E non si può pretendere che glielo insegnino a scuola, con la scuola di oggi poi.

"Non basta mandare i figli a scuola, bisogna accompagnarli sulla via degli studi, bisogna costruire giorno per giorno in essi la consapevolezza che a scuola non si va per conquistare un titolo ma per prepararsi alla vita"

Sta succedendo? Secondo me no. E il risultato qual'è? Pessimo ma qualcuno aveva già pensato di guardare un po' più avanti della punta del proprio naso, proprio per cercare di non trovarcisi dentro all'improvviso.

La frase citata è del presidente Giovanni Leone, per dire...