
Originariamente Scritto da
Marce63
_nicaws_nicawscache_47010958HR(1)"Si obbligano i bambini a vaccinarsi per fare un favore alle case farmaceutiche". Sono tante le bufale che girano riguardo alle vaccinazioni nel nostro Paese, quella legata ai soldi è una delle più ricorrenti. Ho deciso di partire da qui per fare una serie di post dedicati alle false notizie più diffuse dai nemici di questo sistema di prevenzione.
Allora, ogni anno in Italia la spesa farmaceutica vale la bellezza di 28,9 miliardi di euro (il 75% a carico dello Stato il resto dei cittadini), come scritto nel rapporto Osmed dell'Agenzia italiana del farmaco. Una cifra enorme. E sapete quale fetta di questa grande torta si portano via i produttori di vaccini? Poco meno di 318 milioni di euro, cioè l'1,4%. E con questi soldi non vengono acquistati solo i vaccini pediatrici ma anche quello stagionale per l'influenza che rappresenta più o meno il 15% della spesa ed è somministrato a più della metà dei cittadini sopra i 65 anni. Tenendo presente che i bambini e i giovani da vaccinare in base al nuovo decreto sono comunque una percentuale minoritaria (visto che le coperture stanno al 93% circa per l'esavalente e all'87% per morbillo parotite e rosolia) l'incremento dell'incasso per l'industria non è quindi così rilevante. Tanto più che l'obiettivo è arrivare al 95% e non al 100%. E questo secondo me è già un argomento valido anche senza arrivare, come fanno molti, a riflettere sul fatto che un malato costa invece tantissimo in cure, sempre con prodotti di Big pharma, e assistenza del sistema sanitario.
E' ovvio che i vaccini non vengano prodotti per beneficienza, come del resto le cinture di sicurezza delle macchine o i caschi per i motociclisti gli sciatori e i ciclisti, ma per avere un'idea ancora migliore dei numeri in cui ci si muove, ricordo che in Italia il sistema spende oltre il triplo rispetto ai vaccini, cioè un miliardo tondo, per comprare per farmaci anti acidi e anti ulcera. Stessa cifra se ne va per per quelli contro il colesterolo e pure di più per quelli contro l'ipertensione. Tutti settori, dicono gli stessi esperti di farmaceutica, nei quali c'è inappropriatezza a causa di una iper prescrizione, e spesso tendenza a prescrivere prodotti costosi anche di fronte a molecole più economiche ugualmente efficaci. Insomma, a mio parere Big pharma si fa molto più ricca con medicinali assai diversi dal vaccino.
E non ci scordiamo di come i cittadini contribuiscano direttamente a ingrossare i bilanci delle case farmaceutiche, ad esempio spendendo un miliardo in tutto per pagare la differenza tra il generico e il farmaco di marca, che non è rimborsata. E si tratta di prodotti che funzionano allo stesso modo. Oppure spendendo 2,7 miliardi per gli integratori, cioè vitamine, sali minerali, fermenti lattici, e tanti altri. Pure questi sono spesso commercializzate dalle grandi case farmaceutiche, italiane e non, e fanno incassare 9 volte tanto rispetto ai vaccini.
Ecco, se tutto a un tratto l'Italia smettesse di acquistare i vaccini, Big pharma sentirebbe un pizzicotto.
Da: La Repubblica online di oggi
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