Fosse dipeso da me....sarebbe già morto in prigione.
Fosse dipeso da me....sarebbe già morto in prigione.
Cheppoi...quale sarebbe il trattamento di riguardo...champagne e caviale.....no credo...
E' già campato anche troppo ,(o forse si crede che da quando è in carcere non abbia contribuito a far danni?) alle spalle dei contribuenti , mo ora pretende anche un trapasso da persona civile?
Tralascio di affermare come lo farei morire.
di che si lagna, Cutolo s'e' fatto 34 anni al 41 bis, puo anche rimanere li eh
tranquilli riina non esce
Riina va rilasciato? La Cassazione non ha detto proprio questo - Il Foglio
maledetto vizio di non leggere le cose, soprattutto da parte dei colleghi giornalisti ;-)
Surfers Rules
premesso che non sono un tecnico, ma credo che la cosa non sia come l'hanno raccontata enfaticamente i giornali. Io ho capito che la Cassazione ha rinviato al Giudice di merito semplicemente per un difetto di motivazione. La Cassazione ha indicato i punti di debolezza del provvedimento del giudice - che si è opposto per l'ennesima volta al differimento della pena del condannato e il trasferimento ai domiciliari - ed ha chiesto che nell'udienza di luglio - richiesta dall'avvocato difensore del reo - motivi una serie di ragioni.
Ovvio che raccontarla con tecnicismi giuridici è diverso che gridare che "il capo della mafia verrà scarcerato". I giornali, i social e i mezzi di comunicazione vivono di questa roba, anche alimentando (come sempre accade con una certa percentuale di disinformazione e approssimazione) la fame forcaiola degli oltre 30 milioni di giuristi che in questi due giorni stanno dando il loro autorevole parere.
Ps: Ma chi ti ha dato il sesto casco !
Era meglio se ti davano due copertoni nuovi (sui copertoni di Titti c'è scolpito con un temperino "Anita Ama Giuseppe ma la da a Bixio").
Angelik detto Il Brillante
La Cassazione sottolinea che il giudice deve verificare e motivare «se lo stato di detenzione carceraria comporti una sofferenza ed un'afflizione di tale intensità» da andare oltre la «legittima esecuzione di una pena». Il collegio ha ritenuto che non emerga dalla decisione del giudice il modo in cui si è giunti a ritenere compatibile con il senso di umanità della pena «il mantenimento in carcere, in luogo della detenzione domiciliare, di un soggetto ultraottantenne affetto da duplice neoplasia renale, con una situazione neurologica altamente compromessa», che non riesce a stare seduto ed è esposto «in ragione di una grave cardiopatia ad eventi cardiovascolari infausti e non prevedibili».
che abbiano enfatizzato la notizia o meno, parlare di "umanitá" della Pena per uno come Riina é un abominio...
che rumore fa la felicita'
la pazienza e' la virtu' di chi non ha un caz@zo da fare
storie di chi rimane e di chi invece lascia tutto e se ne va.....