Appunto perché la questione è complicata bisogna fare l'impossibile per non spegnere il cervello. E questo dovrebbe significare anche di fermarsi quando se ne sente la necessità. Avere il coraggio di fare a meno di fare piuttosto che prendere qualche bustina o qualche pillola per riuscire a fare tutto quello che ci viene imposto (o che scegliamo) di fare. Non c'è una unità di misura per l'attenzione come non c'è per l'imbecillità. Bisogna essere in grado di dire a sé stessi che si è fatto tutto quello che si poteva. Secondo me molti di questi genitori non l'hanno fatto e la situazione non può prescindere da come si conduce la propria vita. Uno che non mette la freccia per risparmiare tempo ne fa perdere a me, che sto aspettando di vedere se mi passerà davanti oppure no. Hai ragione, la signora potrebbe essere stata impeccabile fino ad allora ma io non mi sento di scommetterci, queste cose succedono perché noi le costruiamo coi nostri comportamenti, al netto di malori o malattie come ho già scritto. Non cade da Marte già pronta all'uso, la probabilità di dimenticarsi il bimbo. E non è nemmeno vero che capita a chiunque. Comunque sono pronto a scommettere (qui sì...) che capita più spesso ai superimpegnati e agli invorniti. Il giorno in cui mi servirà un apparecchio per ricordarmi di mio figlio sul sedile posteriore, mollo tutto e parto per il Tibet. Secondo me quando un uomo ha bisogno di una app per qualsiasi minchiata ha abdicato al ruolo di uomo. Da lì parte una miriade di problemi dei quali il bimbo, poveretto, è solo la minima parte.
Imho, ovviamente.