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Discussione: Speed Triple RS 2018

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  1. #1
    TCP Rider
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    Citazione Originariamente Scritto da Dev1403 Visualizza Messaggio
    Ktm provata l’anno scorso da un conoscente... tanta roba!
    Nei due conce che ho visto sostenevano che non gli vale la pena intestarsene una, anche perché mica dai in prova una moto da 170 cv per un test????
    in ogni Triumph invece sempre gentilissimi e prima di ogni trattativa mi invitavano a provarla.. anche senza appuntamento.. a me ste cose piacciono...

    Poi oddio, qualche annetto in meno e un concessionario più disponibile... magari mi buttavo sulla BESTIA!!! ( in fin dei conti la Tnt, la prima che ho preso nel 2004 sembrava Gundam e le linee tese mi piacevano parecchio..)

    Ma adesso devo dire che la SPEED mi ha stregato..

    Hai ragione: risulta difficile provare il SD R. Ma io ci riuscii, chiamando un conce alla volta finchè trovai quello disponibile. Quella volto lo provammo in tre!
    A parte questo se lo hai provato sai già com'è. Sulle sue linee tese, finiture e altre cose, o piace o non piace e qui si entra sempre nel soggettivo.
    Vero che in Triumph ti fanno provare di tutto e la cosa è apprezzabile.
    Ma la cosa più importante per te è che ora è la Speed ad averti catturato: e quando scatta questo meccanismo è una cosa bella!!
    "Ha ha ha Teo sei stato superato in moto da un Vigile a piedi! Questa resterà nella storia"
    (cit. di Unionjack)

  2. #2
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    io ho fatto il passaggio opposto..dalla 1290 alla rs,in settimana la ritiro

  3. #3
    TCP Rider
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    Citazione Originariamente Scritto da kind3r Visualizza Messaggio
    io ho fatto il passaggio opposto..dalla 1290 alla rs,in settimana la ritiro

    E allora a breve ci dirai cosa te ne pare!!
    "Ha ha ha Teo sei stato superato in moto da un Vigile a piedi! Questa resterà nella storia"
    (cit. di Unionjack)

  4. #4
    TCP Rider L'avatar di giudice
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    Causa tagliando per la mia biga, e contemporanea disponibilità di muletto sostitutivo, mi é toccato provarla. E va bhe…

    Le prime impressioni, da fermo, sono rivolte al design, praticamente identico alla 2016, fatta eccezione per le livree e per alcuni particolari che impreziosiscono l’insieme. In merito alle prime, confesso di non aver provato particolare entusiasmo: un po’ troppo cupa la black, con il nero-matt di serbatoio, codino, puntale e cupolino, che fa pendant con gli steli della forcella (i quali perdono, purtroppo, la tipica e distintiva colorazione oro delle Ohlins), e non ravvivato più di tanto dalle decorazioni rosso-bianche che, a mio parere, pur non eccessivamente invasive o vistose, poco si addicono alla composta sobrietà tipica delle moto di Hinkley. La white, peraltro, sa un po’ di deja-vu e, in fin dei conti, mi piace meno, fors’anche per via dei fianchetti in carbonio che, pensati per alleggerire visivamente la parte anteriore (altrimenti piuttosto massiccia), finiscono per ottenere l’effetto contrario.

    Tra le due, insomma, sceglierei la Black, che, in fondo, non è così male...





    In ogni caso, non si può non apprezzare la qualità delle verniciature e l’ampio uso di carbonio di eccellente fattura (per parafango anteriore, fianchetti laterali, copri-calore scarichi), l’inedito disegno dei cerchi che alleggerisce l’insieme, la coppia di terminali slip-on in titanio (con il logo del fornitore non più nello sgargiante giallo, ma in un più sobrio tono silver) dal fondello in carbonio, gli inediti blocchetti elettrici ed il coreografico dash, ripreso da Street e Tiger.

    La posizione di guida è la solita, ben conosciuta, del model year 2016: non troppo caricata sul manubrio, ma con la possibilità di arretrare a piacere nella guida d’attacco. Ci si sente ben inseriti, grazie alle svasature sul serbatoio meglio raccordate alla sella, cosa che favorisce una postura più corretta (e una guida più efficace) rispetto al MY2011, tanto da far sembrare - nel confronto con quest’ultima - che ci siano state modifiche alle quote ciclistiche (identiche, invece).

    Prima di partire, mi soffermo sul cockpit rinnovato e, in particolare, sui nuovi blocchetti elettrici: sono ben fatti e organizzati ma, con il proliferare di funzioni, siamo lontani dal minimalismo delle sportive di una volta...



    Mi sono trovato più volte, nel corso della prova, a cercare di azionare gli indicatori di direzione tramite il joystick per navigare nel dash! La chiave elettronica, di uso ormai frequente nell’ambito automobilistico, é comoda: può restare sempre nella tasca del giubbotto, una pressione del commutatore di avviamento e azioni il dash, con un’altra pressione il motore prende vita. Un ulteriore tasto é dedicato al bloccasterzo, rapido nell’azionamento. E poi c’è il pulsante del cruise control, e quello dei riding mode, e il pulsante home, e il giá menzionato joystick... Insomma, ben venga la raffinata retroilluminazione notturna (ulteriore segno dell’attenzione al particolare), ma l’affollamento può comportare qualche difficoltà iniziale. Ah, il progresso…

    Per quanto concerne il dash, invece, plaudo all’ottima visibilità anche con sole allo zenith, oltre alla possibilità di configurarne la grafica secondo diversi layout. Tuttavia, anche dopo averli provati tutti, giocando come un bimbo farebbe con un tablet, ho dovuto alzare bandiera bianca: non ce n’è, per me, come la buona vecchia lancetta analogica - perlomeno, per il contagiri - dal punto di vista dell’immediatezza di lettura. Il look simil iPad della strumentazione, sebbene indubbiamente cool, non riesce a convincermi totalmente.

    Ma é ora di partire. La moto é impostata con la mappa road e decido di lasciarla per affrontare il traffico cittadino, in cui si apprezzano i favorevoli bracci di leva del manubrio (che non carica eccessivamente i polsi) per sgusciare tra le auto incolonnate. La fluidità è ineccepibile, si può riprendere con le marce alte anche da regimi inferiori ai 2000 rpm senza strappi o scossoni, mentre il motore borbotta sornione con una voce che, giá dai primi metri, mi pare ben diversa dal solito: un rombo pieno e rauco allo stesso tempo che, man mano che si gira la manetta, si trasforma in un urlo gasante ai regimi superiori. Che ciò dipenda dal nuovo sistema di scarico, o dalle modifiche alla meccanica, o da un insieme di tali elementi, non mi é chiaro. Certo é che la voce è completamente diversa da tutti i modelli precedenti, gratificante per l’orecchio dell’appassionato, ma senza eccessi. Insomma, prevedo tempi grami per i fornitori di scarichi after-market...

    Uscito dall’habitat cittadino, decido, dopo pochi chilometri, di passare alla mappa sport. Si avverte subito che l’erogazione diventa più pronta, con un connubio più diretto fra la risposta del motore e gli input del polso destro. Un filo meno fluida della mappa road, ma più gratificante per guidare con passo allegro fra le curve.

    Per non farmi mancare nulla, nel tragitto verso il lungolago, scelgo di percorrere un breve tratto autostradale, in cui si può “apprezzare” la consueta, inesistente, protezione dall’aria, che rende sconsigliabile optare per tali percorsi (quando vi sia un’alternativa), ma anche l’irrobustimento dell’erogazione che, aprendo tutto dai 5000 rpm in sesta, porta in un attimo a velocità ben superiori ai 200 orari senza neppure doversi schiacciare sul serbatoio. Ma, a parte l’inutilitá di queste “ragazzate”, mi preme osservare il ridotto tasso di vibrazioni anche a velocità costante, cosa che rende più sopportabile, in termini di confort, i trasferimenti sulle lunghe tratte, perlomeno se affrontati a velocità codice. A questo proposito, ho voluto provare ad utilizzare il cruise control, accessorio di cui non posso fare a meno quando guido l’automobile ma che, su una sportiva a due ruote, ho sempre pensato rivestisse la stessa utilità della “R” di Marlboro. Non che la prova abbia modificato di molto il mio pensiero ma, devo ammetterlo, poter riposare ogni tanto il polso destro (che, in ogni caso, un minimo di sforzo lo fa, per tenere aperto la manopola) non è poi così male...

    Raggiunta la litoranea, grazie anche al traffico non impossibile del primissimo pomeriggio, posso finalmente godere in pieno della consueta guida rassicurante - fatta di rigore in traiettoria e di stabilità a prova di bomba - patrimonio genetico di ogni Speed, ma con il gradito boost dato dalle modifiche motoristiche: la schiena ai medi é ancora più robusta che in passato, ciò che costringe ad un uso meno frequente del cambio (preciso, ma non fluidissimo, come da tradizione). Sull’esemplare provato, purtroppo, non era presente il nuovo quickshifter, che ora (a differenza che nel MY2016) funziona anche come blipper. Peccato…

    Ad ogni buon conto, in un range fra i 3500 ed i 6000 giri si ha sempre birra sufficiente per danzare di buon ritmo fra le curve, aiutati dalle gomme di primo equipaggiamento che, non me ne vogliano i competitor, sono sempre il massimo per l’utilizzo sportivo stradale in condizioni di asciutto (e con temperature ambientali adeguate), in termini di omogeneità di comportamento fra anteriore e posteriore, rapiditá a scendere in piega e feeling alle inclinazioni più accentuate. Al comportamento dinamico sano contribuiscono, in larga misura, le eccellenti sospensioni: la forcella é un mostro di comunicativa, offrendo un feeling che ti permette di entrare pinzato in curva e anche oltre, se necessario, e nel contempo in grado di digerire le frequenti imperfezioni del manto stradale; l’ammortizzatore, peraltro, ne segue l’azione da par suo, assicurando sempre la migliore trazione e non innescando mai fastidiosi pendolamenti o pompaggi, nemmeno quando ci si dá dentro senza troppi riguardi. Va da sè che il prezzo da pagare per tanto rigore é un assetto tendenzialmente rigido, di certo non il massimo per chi ricerca un superiore confort di guida.

    L’impianto frenante é semplicemente perfetto: potente, modulabile e sincero. Con l’adozione della nuova pompa (Brembo MCS) hanno migliorato sensibilmente le prestazioni deceleranti, rispetto al MY2016. Intendiamoci, non che quest’ultima non frenasse: le pinze (M4) sono invariate, e ritengo che sia tale anche il materiale d’attrito, ma la pompa di serie della 2016 offriva una prima fase d’attacco molto dolce, per poi fare sul serio se si insisteva nell’azione. Un comportamento forse ancora più sicuro e prevedibile per molti, nell’utilizzo su strada; ma chi è abituato a frenare sul serio, in pista, non potrá che plaudire alla modifica. Diciamo che ora la Speed frena come una 2016 con una RCS (come la mia).

    Ma é ora di rientrare alla base, un sms mi avvisa che la mia moto é pronta per il ritiro.
    Devo ammettere che un po’ mi mancherà, questa Speed “dopata”.
    Il sorriso ebete certifica il grado di soddisfazione…



    Il design invariato dissimula ad arte un lavoro importante, in termini di upgrade che apportano migliorie in molti reparti. Resta la solita vecchia cara Speed, con i suoi pregi (look un po’ snob e retrò, molto british style; stabilitá e rigore nella guida) e difetti (baricentro un po’ alto, agilitá non da furetto nel misto stretto), ma é maturata, migliorando quegli aspetti che potevano essere migliorati: in primis, il carattere del motore, come dimostrato anche dalla voce più “adulta”, ora più pronto a prendere i giri e più tollerante che in passato se si insiste con una marcia corta nella zona alta del contagiri. Ad orecchio, sembra che le prestazioni dichiarate possano essere veritiere, con un boost che permetterebbe di ristabilire le distanze con la Street (ormai arrivata a potenze... da Speed, seppure con una coppia inferiore), ma anche di pareggiare i conti (o, perlomeno, di ridurre il gap) con le più accreditate rivali.

    In merito al prezzo… bhe, non è certo regalata. Ad ogni modo, per 16.200 eurini il pacchetto è tendenzialmente completo e pone al riparo da smania di upgrade immediati, fatta eccezione per il quickshifter che, in una moto di questa classe, ritengo pressochè mandatorio e che avrei certamente barattato, nella dotazione di serie, per il cruise control. D’altronde, anche le più vicine concorrenti (mi riferisco a Ducati Monster 1200 S, MV Brutale 800 RR, Yamaha MT-10 SP, Honda CB1000R+, KTM Super Duke R) gravitano in questa fascia di prezzo, dai 15.400 della più economica (Honda) agli oltre 17.000 delle più care.

    Gli aggiornamenti giustificano la permuta della 2016R con la 2018RS? Bhe, ognuno si fa i conti nelle proprie tasche, ma se il delta supera i 5K (come è lecito presumere), e magari - presi dalla scimmia - le si è regalato qualche ninnolo (scarichi, quickshifter, pompa, ecc.), aspetterei tempi (e occasioni) migliori. Considerata l’invarianza del pacchetto design-ciclistica, le innovazioni tecnologiche (sistema Keyless, nuovo cockpit) e di sicurezza (IMU, ABS cornering), unite al boost prestazionale, impongono un bel sacrificio economico, che non migliora sostanzialmente il feeling con il mezzo ed il piacere di guida complessivo. Il discorso cambierebbe per i modelli precedenti.

    E chi invece si trova nella situazione di scegliere fra un fine-serie 2016R e una RS2018? Bhe, se il risparmio è sostanzioso, perchè no; ma se parliamo di 2-2,5K, il richiamo del lato oscuro diventerebbe sempre più forte…

    Lamps

  5. #5
    TCP Rider L'avatar di gab84mo
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    Bella recensione...

    comunque l'ho provata anche io, anzi mi correggo, l'ho guidata nel traffico cittadino senza possibilità di fare mezza piega, dunque posso dire di non averla ancora provata e mi son promesso che lo (ri)farò.

    Tuttavia ho potuto stendere qualche marcia e qualcosa ne è venuta fuori dal test ride, ma non è nulla di così positivo o strabiliante. Prendete con le molle le mie considerazioni e le rimandiamo a quando farò una prova degna di questa parola.

    Per il momento direi che: è una Speed, non mi ha sorpreso in nulla.

    La moto non mi ha fatto battere il cuore né da ferma né in marcia... ho ritrovato la solita Speed, migliorata in molti aspetti (quelli che si leggono sulla carta), peggiorata in altri. Ma alla fine le sensazioni trasmesse, che prescindono i dati e le dotazioni tecniche, sono le stesse di quelle che mi da la mia.

    Cambio migliorato, innesti belli separati, folle semplicissimo da trovare, anche se la corsa della leva è un po' lunghetta... peccato non aver potuto saggiare il quick up/down (assente sulla demo) per confrontarlo con quello dell'S1000XR che mi stregò. Comunque il cambio resta l'aspetto più positivo che ho trovato, avanti anni luce rispetto al mio.

    Passiamo a qualche aspetto negativo... come già avevo scritto prima della prova, l'assenza del contagiri analogico è un pesante handicap (solo con il layout del contagiri circolare si rimedia un po', ma son riuscito a metterlo solo a fine prova da fermo). Ribadisco contagiri analogico + TFT al posto dell'LCD.
    Devo ammettere, ma è una mia colpa (mancanza di abitudine), di essermi trovato un po' spaesato a gestire i blocchetti elettrici e navigare nei menù... mi son ritrovato diverse volte a comandare le frecce piuttosto che il joystick, ad avere difficoltà a confermare la mappa scelta, si deve anche premere la frizione, gas chiuso, forse perché c'era la marcia innestata (non ho compreso tutte le logiche)... insomma mi son sentito un bisnonno alle prese con uno smartphone. Confido nelle mie capacità informatiche e tecnologiche per superare questo primo imbarazzo, ma al primo approccio non è stato semplicissimo. Ci si deve abituare... tuttavia trovo superflua tutta sta tecnologia modaiola. Una bella chiave tradizionale, la infili nel buco, la giri, check del contagiri, frizione e start... e si guida la moto, punto!

    L'estetica della colorazione bianca in prova non mi ha fatto gridare al miracolo... è una bellissima moto per carità, ma non ho provato quel WOW a guardarla come successo e come succede ancora oggi (seppur in misura minore) guardando la mia. Ma i gusti son soggettivi e la ritengo comunque una tra le più belle naked tra quelle oggi in commercio.

    Un grosso difetto la guaina del cavo frizione che passa davanti al TFT... veramente fastidiosissimo!

    Le qualità dinamiche non son riuscito a valutarle, ma ho potuto saggiare la risposta dei freni e del gas.

    Freni: il primo attacco è veramente molto brusco, forse anche troppo rispetto alla mia, bisognerebbe ritarsi o forse anche no considerando che c'è l'abs cornering. La potenza frenante non si mette in discussione, anche se rode un po' la scelta delle M4 essendoci le nuove M50. Via di Stylema e passa la paura... ma no, le M4 vanno benissimo, fancuxo le mode!

    Risposta del gas: son rimasto un po' perplesso, alla prima pelata del gas il motore risponde molto dolcemente, molto meno rabbioso della mia... sarà pure un pregio nella guida (forse ottenibile solo con il ride by wire), ma mi fa percepire meno cattiveria e di conseguenza il cervello pensa a meno potenza/coppia. Sulla mia se pizzico il gas, il contagiri schizza su, fai fatica a tenere il motore a folle a giri bassi (3500 giri ad esempio). Questo elettronico è molto più modulabile, sarà anche un vantaggio, ma sembra averne meno... poi magari messe una accanto all'altra, la nuova va via per le sue rinvigorite doti motoristiche, ma io non ho sentito tutta sta potenza e coppia straordinaria... ritorno a dire, mi è sembrata la solita Speed.

    Ad oggi, dopo questa pessima prova, non son più sicuro che ne valga la pena spendere circa 10k e lasciare la mia. La scimmia è scesa dal cervello ed è tornata in gabbia.

  6. #6
    TCP Rider L'avatar di HAKUBA
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    Citazione Originariamente Scritto da gab84mo Visualizza Messaggio
    Bella recensione...

    comunque l'ho provata anche io, anzi mi correggo, l'ho guidata nel traffico cittadino senza possibilità di fare mezza piega, dunque posso dire di non averla ancora provata e mi son promesso che lo (ri)farò.

    Tuttavia ho potuto stendere qualche marcia e qualcosa ne è venuta fuori dal test ride, ma non è nulla di così positivo o strabiliante. Prendete con le molle le mie considerazioni e le rimandiamo a quando farò una prova degna di questa parola.

    Per il momento direi che: è una Speed, non mi ha sorpreso in nulla.

    La moto non mi ha fatto battere il cuore né da ferma né in marcia... ho ritrovato la solita Speed, migliorata in molti aspetti (quelli che si leggono sulla carta), peggiorata in altri. Ma alla fine le sensazioni trasmesse, che prescindono i dati e le dotazioni tecniche, sono le stesse di quelle che mi da la mia.

    Cambio migliorato, innesti belli separati, folle semplicissimo da trovare, anche se la corsa della leva è un po' lunghetta... peccato non aver potuto saggiare il quick up/down (assente sulla demo) per confrontarlo con quello dell'S1000XR che mi stregò. Comunque il cambio resta l'aspetto più positivo che ho trovato, avanti anni luce rispetto al mio.

    Passiamo a qualche aspetto negativo... come già avevo scritto prima della prova, l'assenza del contagiri analogico è un pesante handicap (solo con il layout del contagiri circolare si rimedia un po', ma son riuscito a metterlo solo a fine prova da fermo). Ribadisco contagiri analogico + TFT al posto dell'LCD.
    Devo ammettere, ma è una mia colpa (mancanza di abitudine), di essermi trovato un po' spaesato a gestire i blocchetti elettrici e navigare nei menù... mi son ritrovato diverse volte a comandare le frecce piuttosto che il joystick, ad avere difficoltà a confermare la mappa scelta, si deve anche premere la frizione, gas chiuso, forse perché c'era la marcia innestata (non ho compreso tutte le logiche)... insomma mi son sentito un bisnonno alle prese con uno smartphone. Confido nelle mie capacità informatiche e tecnologiche per superare questo primo imbarazzo, ma al primo approccio non è stato semplicissimo. Ci si deve abituare... tuttavia trovo superflua tutta sta tecnologia modaiola. Una bella chiave tradizionale, la infili nel buco, la giri, check del contagiri, frizione e start... e si guida la moto, punto!

    L'estetica della colorazione bianca in prova non mi ha fatto gridare al miracolo... è una bellissima moto per carità, ma non ho provato quel WOW a guardarla come successo e come succede ancora oggi (seppur in misura minore) guardando la mia. Ma i gusti son soggettivi e la ritengo comunque una tra le più belle naked tra quelle oggi in commercio.

    Un grosso difetto la guaina del cavo frizione che passa davanti al TFT... veramente fastidiosissimo!

    Le qualità dinamiche non son riuscito a valutarle, ma ho potuto saggiare la risposta dei freni e del gas.

    Freni: il primo attacco è veramente molto brusco, forse anche troppo rispetto alla mia, bisognerebbe ritarsi o forse anche no considerando che c'è l'abs cornering. La potenza frenante non si mette in discussione, anche se rode un po' la scelta delle M4 essendoci le nuove M50. Via di Stylema e passa la paura... ma no, le M4 vanno benissimo, fancuxo le mode!

    Risposta del gas: son rimasto un po' perplesso, alla prima pelata del gas il motore risponde molto dolcemente, molto meno rabbioso della mia... sarà pure un pregio nella guida (forse ottenibile solo con il ride by wire), ma mi fa percepire meno cattiveria e di conseguenza il cervello pensa a meno potenza/coppia. Sulla mia se pizzico il gas, il contagiri schizza su, fai fatica a tenere il motore a folle a giri bassi (3500 giri ad esempio). Questo elettronico è molto più modulabile, sarà anche un vantaggio, ma sembra averne meno... poi magari messe una accanto all'altra, la nuova va via per le sue rinvigorite doti motoristiche, ma io non ho sentito tutta sta potenza e coppia straordinaria... ritorno a dire, mi è sembrata la solita Speed.

    Ad oggi, dopo questa pessima prova, non son più sicuro che ne valga la pena spendere circa 10k e lasciare la mia. La scimmia è scesa dal cervello ed è tornata in gabbia.
    Gab84 va provata meglio e più a lungo. Ha proprio un altro carattere e l’erogaZione “dolce” falsa la percezione. Ho parlato con la responsabile e mi ha proposto una prova a Ct anche in due!

  7. #7
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    ritirata stamane...prime impressioni positive anche se forse e' un po' troppo caricata in avanti come posizione di guida,vedro' se rialzare il manubrio o sostituirlo
    motore boh..sono in rodaggio e per i primi 160 km non bisognerebbe superare i 3500 giri quindi giudichero' piu avanti
    l'unica cosa che proprio non mi piace sono gli specchietti,vedo se ritrovo i cavallotti e poi cerco un paio di specchi "normali"


    certo che la speed rs con le M4 e la street rs con le M50 mi fa' un po' rosicare...sarebbe stato logico il contrario
    Ultima modifica di kind3r; 16/05/2018 alle 14:02 Motivo: aggiunta

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da kind3r Visualizza Messaggio
    ritirata stamane...prime impressioni positive anche se forse e' un po' troppo caricata in avanti come posizione di guida,vedro' se rialzare il manubrio o sostituirlo
    motore boh..sono in rodaggio e per i primi 160 km non bisognerebbe superare i 3500 giri quindi giudichero' piu avanti
    l'unica cosa che proprio non mi piace sono gli specchietti,vedo se ritrovo i cavallotti e poi cerco un paio di specchi "normali"


    certo che la speed rs con le M4 e la street rs con le M50 mi fa' un po' rosicare...sarebbe stato logico il contrario
    Ciao kind3r se posso permettermi di darti un consiglio monta questi:
    Alzamanubri universali da Rizoma Accessori per Moto -
    Praticamente alzano di 1cm e arrentrano verso di te di 0,5mm.....li ho montati e la comodità ne ha guadagnato moltissimooooooooo,mentre la guidabilità è rimasta identica!!!!!

  9. #9
    Nuovo TCP Rider
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    Citazione Originariamente Scritto da speed2017 Visualizza Messaggio
    Ciao kind3r se posso permettermi di darti un consiglio monta questi:
    Alzamanubri universali da Rizoma Accessori per Moto -
    Praticamente alzano di 1cm e arrentrano verso di te di 0,5mm.....li ho montati e la comodità ne ha guadagnato moltissimooooooooo,mentre la guidabilità è rimasta identica!!!!!
    grazie mille

  10. #10
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    IMG_2652.jpg piccola modifica fatta... senza gli arrow ,peraltro molto belli e fatti bene , ma io purtroppo nn ho simpatia per i cannoni sotto sella, devo dire che la linea si ripulisce un bel po e diventa meno pesante ed esteticamente ingoffita.. poi per carità son gusti personali ma son molto soddisfatto del risultato


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