Io abito in Svizzera dove sono nato. Mi ricordo quando degli emigranti italiani se ne faceva di un erba un fascio. Terroni (anche se la più parte arrivavano dal bergamasco) solo capaci ad importunare le nostre donne e a portarci via il lavoro. Gente di cui non ci si poteva fidare perché truffaldini, se non per parecchi, sporchi mafiosi. È vero, una percentuale minima erano malviventi e questi erano presi ad esempio per discriminare tutti coloro che venivano unicamente per bisogno e per lavorare. Forse nessuno di voi si ricorderà di Cincera ma per lui bastava che si parlasse italiano perché si fosse tacciati da piccoli delinquenti da schedare.
Chi poi parla del Duce, molto probabilmente, non fa altro che un operazione ideologica, perché umanamente parlando credo che un Duce non possa che essere un personaggio da non sperarne il ritorno. Alla fine i delinquenti é giusto che siano arrestati e se stranieri che gli si dia un foglio di via senza ritorno. Ricordiamoci però che la lotta alla delinquenza ha bisogno di chiarezza e non vorrei mai che coloro che portano nelle proprie tasche un passaporto della nazione in cui vivono possano essere dimenticati. Un capro espiatorio é sempre un bene per molti delinquenti e il razzismo per loro lo é.