Bel threadsono un grande appassionato della SBK e mi uscirà un post chilometrico, ma ci vuole tutto.
A mio avviso le cause del calo di interesse sono molteplici.
Non si può certo incolpare Rea, che fosse un fenomeno lo si vedeva da quando correva in Honda: nonostante avesse quella moto dimmerda riusciva comunque a fare risultati di tutto rispetto.. da 3 anni si è guadagnato una moto alla sua altezza e non a caso vince facile (ahimè anche troppo).. ricordiamo che con Kawasaki ci ha vinto un mondiale pure Sykes, che è un pilota nella media, ovvio che quando la dai in mano a chi il manico ce l'ha davvero il risultato è fin troppo scontato.
La sua supremazia toglie spettacolo? verissimo, ma come evitarlo? non certo facendo puttanate come il rimescolamento della griglia di partenza, quelle sono idee che possono venire solo a gestori incompetenti come quelli della Dorna (il vero cancro dello sport motociclistico e il responsabile principale del ko totale della SBK).
Il primo problema (non necessariamente in ordine di importanza) è che mancano i piloti: in questa stagione ci sono solo Rea e Chaz come fenomeni, volendo si può aggiungere Melandri, il resto sono atleti nella media.
Prendiamo un'annata a caso dei "bei tempi"? nel 2001 in pista c'erano piloti fenomenali come Troy Bayliss, Colin Edwards, Ben Bostrom, Troy Corser, Ruben Xaus, con un contorno di Hodgson, Chili e Yanagawa che aggiungevano spettacolo, a volte non solo nella metà della classifica.
Perché vi sono così pochi atleti di tutto rispetto? perché alcuni vanno ad arricchirsi in MotoGP (cosa che poi merita un appunto) rinunciando ad una carriera migliore, altri finiscono in BSB (il campionato nazionale che ha in sè lo spirito della vera SBK) perché te la puoi giocare sempre (dato che non c'è un mezzo che spicca sugli altri) e gli spalti sono pieni invece che essere deserti (nuovamente grazie Dorna).
Ora, sul discorso del passaggio in MotoGP a mio avviso sono vangelo le parole del fenomenale Troy Bayliss: in un'intervista che rilasciò dopo aver vinto il suo terzo titolo mondiale (che spettacolo) disse, pensando anche alla sua stessa esperienza, che "i piloti della SBK non devono andare in MotoGP, sono due sport e due mondi completamente diversi".. la storia non può che confermarlo, sia nel senso da SBK a MotoGP che viceversa.. se lui fosse rimasto sempre in SBK di certo non avrebbe vinto "solo" 3 titoli, e se pure Colin non avesse fatto quella scelta sciagurata chissà quante altre annate spettacolari si sarebbero viste con duelli leggendari tra i due.
Il secondo problema è la differenza tra i mezzi (cosa che, non a caso, pesa nella MotoGP da moltissimi anni).. dal 2013 Kawasaki è una spanna sopra tutti e con ogni probabilità l'anno prossimo Rea diventerà il pilota con più titoli alla pari di Fogarty sempre vincendo facile.
Perché questo non accade in BSB? soprattutto perché lì l'elettronica non c'è e i costi sono minori, con il risultato che le gare sono spettacolari e gli spalti sono pieni di appassionati veri.
C'è poco da fare, bisogna tornare a far correre davvero delle derivate di serie.. solo così non vi saranno enormi differenze tra i mezzi, solo così un gran numero di piloti potrà giocarsi il titolo ad armi pari, solo così tornerà lo spettacolo e, di conseguenza, gli appassionati a seguire i loro idoli in pista.
Dorna guarda al guadagno, ma questo non va a pari passo con lo sport.
Mi auguro che la SBK si liberi dal disastroso giogo prima di fallire del tutto.. rivoglio la Superpole, rivoglio le due gare nello stesso giorno, rivoglio le derivate di serie di fatto e non solo di nome.. la MotoGP può continuare a morire nelle mani di Dorna, ma la SBK no, non lo merita.