Mio figlio gioca a calcio ed io non ho mai giocato, non lo seguo, insomma non me ne frega nulla del mondo del pallone.
La società presso la quale gioca però ha adottato da un anno un metodo sperimentale (definito nei dettagli da laureati in scienze motorie e psicologi infantili) dove i bambini non hanno regole. Giocano a pallone facendo quello che gli passa per la testa.
Perdono con punteggi tennistici: 20 a 0, 35 a 2 e così via.
Sapete una cosa? Non gliene fotte nulla e mi dice:”Papi hai visto che dribbling?” Oppure: “Hai visto che cannonata ho sparato?”
Il comportamento suo e dei suoi compagni nella gestione della sconfitta è esemplare.
I bimbi delle altre squadre quando perdono sono nervosi, irascibili.
Meditate gente meditate...