Certo che sul tcp motociclisticamente parlando c'è " a crema "
l'impresa a cui è chiamato Dovizioso per vincere il mondiale è titanica...1) vincere nella tana del lupo e 2) Marquez che marca zero punti...
combinare le probabilità che questi 2 eventi si verifichino allo stesso momento rende le possibilità pari a quelle di giocare 2 colonne all'Enalotto e vincere 70 milioni di euro...però ogni tanto capita...quindi comincio io a fare un'azione rivoluzionaria mai fatta...si apre il 3d dedicato già oggi!!!!
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cynism is the new fascism...
Speriamo non siano veloci a pagare le cene come @nikonikko altrimenti stiamo freschi.![]()
"Se venite avanti ancora vi do un pugno" (G.Mosconi)
"Ho un fucile, una vanga e due ettari dietro casa......"
Il Caso
MotoGP: Luigi Dall’Igna: “Mappatura 8, scelta dolorosa che andava fatta”
Mistero risolto: La Ducati ha ordinato a Jorge Lorenzo di lasciare la vittoria a Andrea Dovizioso. Il ben augurante precedente nella Superbike 2012
Andrea Dovizioso ha vinto il GP della Malesia da solo oppure Jorge Lorenzo l’ha fatto passare? Prima in diretta TV e poi sul Web si sono scatenate supposizioni e interpretazioni. Ma è stata la Ducati stessa a togliere i veli…
MAPPING 8 – Il messaggio lanciato dal box via radio sul cruscotto del maiorchino “Suggested Mapping 8” ha generato il sospetto, che Luigi Dall’Igna, il gran capo delle corse Ducati, ha risolto con un’eleganza magistrale. “In certi momenti bisogna pensare a chi è a casa e lavora duro per vincere il Mondiale. Sono scelte dolorose, ma che vanno fatte. Portare questo Marquez all’ultima gara è già un successo, a Valencia sarà difficilissimo, ma ci proveremo”. Chiaro?
PRECEDENTE – Invitare Lorenzo a non mettersi in mezzo era l’unica cosa che, ragionevolmente, Ducati potesse fare. Fosse finita al contrario, Marquez avrebbe festeggiato il sesto Mondiale e la dirigenza in rosso sarebbe finita sulla graticola. L’autogol sarebbe stato tanto clamoroso da sfiorare il ridicolo. Invece è finita come “doveva”: anche se le speranze sono ridotte al lumicino, la Ducati andrà a Valencia potendo ancora giocarsela. Luigi Dal’Igna può vantare un precedente ben augurante: nel 2012, quando era capo dell’Aprilia, Max Biaggi vinse il sesto titolo Mondiale grazie al provvidenziale gioco di squadra che lo stesso Gran Condottierò ordinò nel round di Mosca. L’irlandese Eugene Laverty cedette il terzo posto a Max, tre punti poi risultati decisivi: il pilota di punta arrivò all’ultimo appuntamento in Francia con 30,5 punti di vantaggio su Tom Sykes ma cadde in gara1 e nella sfida decisiva riuscì ad evitare il clamoroso ribaltone per appena…mezzo punto!
LORENZO CHE CLASSE – Mettetevi nei panni di Jorge. Non solo ha rinunciato alla vittoria, ma non ha fatto teatrini, come poteva essere rallentare vistosamente per dare l’idea, come abbiamo visto fare mille volte nelle corse. E dopo aver rinunciato a quella che sarebbe stata la sua prima vittoria con Ducati, nelle dichiarazioni post gara ha pure finto di aver perso davvero. “Ho spinto al massimo ma negli ultimi giri sono andato un po’ in crisi con le gomme, soprattutto con quella anteriore, e mi sono preso qualche spavento in varie curve” è stata la versione ufficiale di Lorenzo. “Non era il caso di fare sciocchezze e quando ho rischiato di cadere alla curva 15 e mi ha passato Andrea ho capito che non me la sarei potuta giocare per la vittoria.”.
RISCATTO – Lorenzo dovrà “ovviamente” giocare per Dovizioso anche a Valencia, visto che vincere la gara è per l’italiano la conditio sine qua non per sperare di fregare Marquez. Per Luigi Dall’Igna sarà un’altro pomeriggio di passione, considerando anche la stima, il rispetto e anche l’amicizia che lo lega praticamente da sempre a Jorge. Ma, alla fine, per il carismatico ingegnere veneto conta l’interesse aziendale. I piloti sono pagati (tanto) anche per fare il lavoro sporco.
Da Moto.it
GP DELLA MALESIA
29 OTT 2017
MotoGP 2017. Dovizioso: "Ho vinto 6 gare, ma mi girano le palle"
La sesta vittoria regala ad Andrea una grande emozione (“sono felice di poter dire che è stato un GP perfetto da venerdì a domenica”), ma anche un po’ di delusione: “nonostante tutto quello che ho fatto, arrivo a Valencia con 21 punti di distacco. Ma, in ogni caso, la mia è stata una grande stagione. E ancora non è finita”
di GIOVANNI ZAMAGNI
SEPANG – Sembra perfino un po’ arrabbiato. Ma chi, Andrea Dovizioso? Ma come, dove aver vinto il sesto GP e tenuto aperto il mondiale fino all’ultima gara? Sì, Andrea Dovizioso.
«Quando fai un fine settimana così, quando sei competitivo dal primo giro di venerdì all’ultimo di domenica, in ogni condizione, sull’asciutto o sul bagnato; quando vinci la gara, ma poi hai ancora 21 punti di svantaggio, ti dà fastidio. Ti girano» spiega il Dovi. Che, suo malgrado, deve anche affrontare un altro discorso per lui fastidioso: l’eventuale gioco di squadra di Jorge Lorenzo. «Non dico che non glielo abbiano chiesto non lo so» comincia a dire. Dall’Igna, però, ha detto che è successo. Testualmente: «E’ evidente che in certe situazioni bisogna pensare al team, a chi a casa lavora duramente per portare a casa questo mondiale. Certe scelte sono dolorose, ma vanno fatte: se avessimo fatto primo con Lorenzo e secondo con Dovizioso, probabilmente direi che avremmo sbagliato qualcosa» sono le parole del numero uno di Ducati Corse.
Per uno come il Dovi, sentire questa cosa è peggio che arrivare 13esimo a Phillip Island.
«Sicuramente Lorenzo ha guidato molto bene, ma io ero più veloce, avevo le mie carte da giocare. Mezz’ora prima della gara ha cominciato a piovere fortissimo, bisognava cambiare tutte le strategie: non avevo certo tempo per parlare di certe cose, di eventuali giochi di squadre. Io ragiono solo da pilota, tutti conoscono la mia onestà, non sono mai stato un “politico”. Forse se avessi un team ragionerei in modo differente, ma la realtà è che non c’era nessun accordo».
Da Motoblog
LA GARA: voto 9+ Corsa ad alta tensione con un risultato che rende decisivo per il titolo l’ultimo round nella “tana del lupo”. Ducati, specie sul bagnato, oggi è la moto da battere. Honda deve dire grazie a Marquez. E Yamaha a Zarco. Valencia vale più di un titolo! Per DesmoDovi sperare non è vietato. Decide la bandiera a scacchi.
DOVIZIOSO: voto 10+. Con una gara maiuscola il forlivese della Ducati (voto 10+) centra la sua sesta vittoria 2017 a coronamento di una superba stagione e di una forte crescita tecnica, agonistica, di carattere. Comunque finisca, il Dovi ha la coscienza a posto. E di più.
LORENZO: voto 10. Superba prova del maiorchino che ritrova se stesso e risolve anche il rebus del gioco di squadra con lo ... “spaghetto” al 16° giro e il conseguente sorpasso del Dovi, senza replica. “Biscotto”? Stupidaggini. Ducati ha fatto quel che doveva fare per il massimo risultato. I due piloti hanno fatto tutto da soli. Tutti bravi!
IO HO VISTO QUESTO !
Ultima modifica di duncan; 30/10/2017 alle 13:49