Citazione Originariamente Scritto da Stinit Visualizza Messaggio
....sicuramente mancano molti altri aspetti...ma in un riepilogo di fatti accaduti in un secolo di storia fare l'elenco di tutti i fatti principali...quelli secondari...e tutte le implicazioni anno per anno diventa improponibile...e francamente poco utile alla spiegazione del punto di partenza...a cercare nel web è pieno di articoli di autorevoli testate giornalistiche che ripercorrono quella storia e quei fatti anche in maniera più dettagliata...ma il succo è sempre lo stesso...che poi è esattamente quello evidenziato in maniera chiara e inequivocabile dallo stesso ministro tedesco nel suo libro
Le date che ho scritto non le ho messe a caso. Il nocciolo della questione sta nella questione franco-tedesca (inizialmente franco-prussiana).

Per comodità da Wikipedia, visto che la spiegazione è corretta:

"Il trattato di Parigi del 1815 obbligò la Francia a pagare 700 milioni di franchi-oro alla Santa Alleanza come indennizzo per mantenere alcuni eserciti alleati di occupazione, composti da 150.000 uomini alle sue frontiere per almeno cinque anni."

"Dopo la fine dell'armistizio, durato dal 28 gennaio al 19 febbraio 1871, che aveva posto termine alle ostilità e aveva segnato la conclusione dell'assedio di Parigi e dopo che un nuovo parlamento francese era stato eletto per garantire l'accettazione dei termini del trattato, le due nazioni che avevano combattuto la guerra, la Francia e il Regno di Prussia giunsero ad un accordo preliminare intorno ai punti del trattato il 26 febbraio a Versailles. Bismarck propose condizioni di pace che implicavano la cessione alla Germania dell'Alsazia e della Lorena, comprese Metz e Thionville, e che garantivano all'Impero ulteriori arrotondamenti nella stessa Lorena, ovvero i territori compresi tra Mars-la-Tour e Saint-Privat che erano stati teatro di aspri scontri tra prussiani e francesi e che ospitavano vasti cimiteri di guerra.[1] Questi territori erano stati ottenuti, assieme al permesso assegnato ai militari prussiani di marciare nel centro della capitale francese il 1º marzo (stesso giorno in cui l'Assemblea nazionale ratificò il trattato), come alternativa al rifiuto da parte di Thiers di cedere Belfort.[2] Oltre alle vaste aree lorenesi e alsaziane, i prussiani ottennero un'indennità di guerra di 5 miliardi di franchi d'oro che sarebbero stati pagati in tre anni, con l'obbligo dell'esborso, nel corso del primo anno, di un 1 milione di franchi. Il documento inoltre sanciva l'occupazione dell'est della Francia da parte delle forze armate tedesche fino a che non fosse stata pagata l'indennità."

"La risoluzione di Francoforte ebbe l'effetto di polarizzare, in funzione schiettamente anti-tedesca, la politica francese per i successivi quarant'anni, alimentando quel sentimento di revanche, ovvero di rivincita (revanscismo) che deflagrerà con la prima guerra mondiale. La Francia non dimenticò le conseguenze del documento di Francoforte, né poté recuperare in futuro la posizione di dominio in Europa che aveva mantenuto fino al 1870. L'asse dell'egemonia europea, grazie al compimento dell'opera bismarckiana che ne realizzò il trasferimento a beneficio del rivale tedesco, veniva sottratto definitivamente alla Francia, uscita prostrata dal conflitto.

Sul piano economico le conseguenze per i francesi furono pesanti: la Francia per effetto del trattato perse 1.447.000 ettari (14.500 km quadrati), 1.694 villaggi e 1.597.000 cittadini. Come conseguenza della perdita delle risorse naturali in Alsazia-Lorena (miniere di ferro e carbone), circa il 20% del potenziale di estrazione minerario e siderurgico francese andò cancellato. La Francia avrebbe rispettato i termini del trattato di Francoforte nella loro interezza fino al 1914, anno della nuova apertura delle ostilità tra i due paesi con l'esplosione del primo conflitto mondiale."

"La Germania si impegnò a pagare 132 miliardi di marchi oro (6.600.000.000 di sterline) con il Trattato di Versailles (1919). L'ammontare delle riparazioni venne in seguito ridimensionato con l'accordo sui debiti esteri germanici del 27 febbraio 1953."

Da un altro sito:

"La parte più umiliante per la Germania sconfitta fu probabilmente costituita dall’Articolo 231, conosciuto come “clausola di colpevolezza”, che obbligava la nazione tedesca ad assumersi la totale responsabilità dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Di conseguenza, la Germania diventava anche responsabile di tutti i danni materiali causati dal conflitto, per i quali George Clemenceau, il primo ministro francese, insistette in modo particolare che si stabilissero enormi somme di risarcimento. Nonostante fosse evidente che la Germania molto probabilmente non sarebbe stata in grado di pagare un debito tanto imponente, Clemenceau e i Francesi temevano ancora una rapida ripresa della nazione tedesca e un’altra guerra contro la Francia. Di conseguenza, i Francesi cercarono di creare con il trattato un sistema che limitasse la possibilità per la Germania di riguadagnare la supremazia economica e di riarmarsi."

Non ho mai sentito parlare di debiti di guerra dell'Austria. Come mai, dato che ebbe una responsabilità nel conflitto almeno pari a quella della Germania?
Quel che non riesci a capire è che non si tratta di debiti, che i danni non furono nemmeno quantificati e ai danneggiati privati non andò proprio nulla.
Sono sanzioni il cui scopo è unicamente impedire alla nazione vinta di risollevarsi. Da notare che la Francia dopo il 1870 era rimasta sotto parziale occupazione fino al completo pagamento dei "risarcimenti", inoltre aveva subìto pesanti mutilazioni territoriali e di risorse.
Nel 1919 i tedeschi furono ripagati della stessa moneta, compresa una occupazione francese altrettanto odiosa per le popolazione nelle regioni con le maggiori risorse naturali.