Per combattere il consumismo per qualsiasi cosa mi rivolgo in primis a subito.it.
Passo ore ed ore a cercare tra i vari annunci quello che serve alla family: abbigliamento, utensili vari, di tutto insomma.
E mi accorgo che ogni qual volta compro qualcosa, rigorosamente di persona per non rimanere vittima dei venditori per corrispondenza abilissimi a lasciarti un “forte bruciore anale”, è pressoché inutilizzato.
I famosi acquisti emozionali nel mio caso anche fossi nel deserto senz’acqua comprerei: piuttosto crepo.
La questione ristorazione accennata da Shining: tutti fenomeni appunto a Milano poi non parliamone. Una pizza con soli ingredienti certificati, biologici, perle del territorio di origine? Dai 16 ai 20 euro grazie a cui aggiungere coperto e il bere.
Me la cucino io grazie e il giorno dopo con quello che ho risparmiato faccio il pieno di benzina al bolide.
Le varie applicazioni su Smartphone sono assolutamente diaboliche: tutto a portata di pollice e la carta di credito urla vendetta.
Rispetto anche a solo 10 anni fa è la semplicità con cui si può spendere quella che più mi preoccupa.