In Siberia in moto...ahhh...che sballo...![]()
In Siberia in moto...ahhh...che sballo...![]()
D'altra parte è praticamente l'unica maniera (rimasta) per far cucinare qualcosa ai gggiovani di oggi. Quelli che sanno già cucinare devono solo cambiare canale.![]()
Il mio è un normal-cellulare, telefona e basta. P.M. Carletti
Uno può essere pirla pur avendo qualche buona idea. Se però togliamo anche quella...
La fortuna si presenta quando capacità ed opportunità si incontrano.
Cit. ElGraspa: Il marcio si diffonde con facilità e l'ignoranza non richiede impegno.
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a me questi programmi piacciono. in particolare cucine da incubo con cannavacciuolo e quattro ristoranti con borghese.
li trovo fatti bene, piacevoli e utili, sia perchè certe cose le puoi rifare (i piatti che consiglia cannavacciuolo sono semplici, perchè spesso si trova davanti gente assolutamente incapace a cucinare) sia perchè hanno reso normale ora cercare su internet ricette o accostamenti particolari.
io spesso mi ritrovo a dire "allora ho le prugne secche e il salmone, secondo me ci esce qualcosa", poi vado su internet e effettivamente trovo la ricetta che è sempre niente male.
poi certo, se la cucina diventa argomento di conversazione tipo il calcio la politica o la phr3nha, beh allora certo che diventa seccante
Canavacciuolo ormai pubblicizza di tutto, persino le padelle.
Quell'altro figo, Cracco, faceva la pubblicità alle patatine S. Carlo, loro che si piccano di cucinare tutto con prodotti ultragenuini e spesso a km 0 poi elogiano patatine industriali fritte con chissacchè.
Tempo fa un altro pubblicizzava il dado....roba da rimanere allibiti...uno va nel suo ristorante, spende centinaia di euro per un brodo fatto col dado star.
Marchesi faceva ai tempi della Milano da bere il risotto con sfoglia di oro a 18 carati.
Vissani se la tira da vate.
A me fanno proprio pietà.
Per me uno dei pochi che si salva è Don Pasta
Qualche info...
DON PASTA E LA CUCINA ANARCHICA
"...perseguire un obiettivo che cambia continuamente e che non è mai raggiunto è forse l'unico rimedio all'abitudine, all'indifferenza, alla sazietà. E' tipico della condizione umana ed è elogio della fuga, non per indietreggiare ma per avanzare. E' l'elogio dell'immaginazione mai attuata e mai soddisfacente".