
Originariamente Scritto da
Shining
Ereditano i beni del nonno, subentrando nella medesima posizione ereditaria che sarebbe stata del loro padre, in quanto questo ha rinunciato (la rinuncia deve essere ufficiale, ovvero fatta in tribunale, ufficio volontaria giurisdizione).
Quando morirà il loro padre, se sono in possesso di beni ereditari e ci sono debiti dovranno rinunciare all'eredità entro tre mesi.
Se non sono in possesso di beni ereditari potranno fare l'accettazione con beneficio d'inventario: si recano in tribunale (ufficio volontaria giurisdizione) compilano un'apposita richiesta e il giudice nomina il cancelliere o un notaio affinché facciano l'inventario. Terminato l'inventario, i chiamati all'eredità potranno vedere se ci sono più debiti che crediti, e decidere se accettare o meno l'eredità. E' una procedura per la quale non è obbligatoria l'assistenza di un legale, ma è consigliabile, visto che gli adempimenti da fare sono parecchi, con termini ben precisi da rispettare.
La rinuncia all'eredità è valida, ma può essere impugnata dai creditori entro cinque anni.
Per i debiti fiscali, si trasmettono agli eredi le imposte, ma non le sanzioni.
Se la rinuncia all'eredità è fatta a tale scopo, il rinunciante all'eredità e i beneficiari che gli subentrano devono sperare che l'Agenzia delle Entrate si svegli tardi, decorsi i cinque anni