vero che in Italia si associa a "lavoro" la sicurezza del posto al 100%.
vero che con le leggi si fa poco, dato che viviamo in un Paese dove la giustizia è tanto inefficiente quanto lenta e iniqua.
il jobs act a mio avviso ha fatto ulteriori danni, creando solamente lavoro precario (l'occupazione infatti non aumentava) senza agire sui punti che ho elencato prima.. ha creato, devo dire furbescamente, una parvenza di aumento del lavoro quando sostanzialmente ne ha solamente cambiato la composizione.
concordo che non bisogna legiferare per evitare licenziamenti ma bensì per aumentare i posti di lavoro.
il problema è che per farlo bisogna rivoluzionare pesantemente, oltre che il lavoro, anche la giustizia e l'economia.
a questo punto la domanda è: la volontà e le competenze ci sono?
temo che la risposta ad entrambi i punti sia decisamente no.
fondamentalmente questo Paese è ai livelli della Somalia per il contesto in cui si trova.
il 31% dei giovani sotto i 24 anni è disoccupato, così come il 16 % dai 25 ai 34.
parliamo di 7 milioni di giovani.. sono tutti in nero?
a mio avviso in questo Paese lavoro non ce n'è eccome, e sono tanti i miei coetanei che si trovano in situazioni di precariato misto a ricatti/pagamenti mancati.. addirittura c'è chi restituisce parte dello stipendio al datore per avere il posto.. e non scherzo.