ma che bel commento da socialMaglionne non mi è stato mai simpatico. E' un manager "ragionere", poco vicino al prodotto. Rapporti difficili coi sindacati, l'acquisto di Chrysler quando era stata gettata via da Mercedes nella crisi del 2008. La seconda fase dell'acquisto deve ancora inziare, in quanto MB aveva lasciato un'azienda con tanti prodotti nuovi, e per certi versi si è potuti andare avanti di rendita investendo poco. Attendiamo ansiosi il nuovo GC 2016 (come, è già il 2018?) il cherokee.... le nuove lancia ah, certo, marchio chiuso per assenza sodli per nuovi modelli, le elettriche e le ibride, ah certo, è una tecnologia superata, noi crediamo nel diesel... ah maglionne facce rideeeeeeeeeeeeeee
Insomma di esempi di scelte strategiche sbagliate ne abbiamo a bizzeffe. Un grande dirigente? Mica tanto. Un ottimo cane da riporto, in grado di tenere a bada gli operai? Ni, visto che ha incassato il reintegro forzato degli operai a Cassino. Uno stratega sul piano internazionale? Forse, visto i bracci di ferro tra Italia e Serbia per decidere dove fare i nuovi prodotti, ricattando di fatto lo stato italiano. Adesso però il prossimo megadirettore galattico quando dovrà bussare cassa al Governo Italiano dovrà fare i conti con la memoria di quel ricattuccio...
Tra le azioni più discutibili, l'aver allontanato Montezemolo da Ferrari, che come azienda non presentava certo un cattivo bilancio; i risultati sportivi avranno fatto pietà, ma quello che conta alla fine è la presenza nel circus, i risultati potevano anche essere quelli che erano. Invece lui col suo fare arrogante ha mandato via Montezemolo dicendo che era ora di farla finita con risultati deludenti e che avrebbe preso lui in mano la disastrosa situazione portando la Ferrari al mondiale già l'anno successivo.... A Maglionne facce rideeeeIl mondiale dei cazzari, quello te devono assegnà
Comunque pur non apprezzando affatto i modi ed i risultati di Maglionne, dal punto di vista umano non posso certo desiderarne la morte. Sui social i soliti messaggi di odio di gente cui sta solo genericamente antipatico perchè rappresenta l'industria e i poteri forti. Vabeh.
Io al più potevo augurargli di stancare il padrone ed essere messo da parte in favore di uno più servile di lui.... e magari più capace, per la gloria del vecchio caro gruppo Fiat. Dispiace che come essere umano veda la sua parabola discendere così in fretta, senza godersi neanche un giorno di pensione, per dire. La vita ogni tanto riserva amare sorprese.
letto questo possiamo affermare che stiamo dialogando col nuovo AD del gruppo FCA, un manager Illuminato con la manovalanza a cuore e capace di far quadrare i conti e cancellare Morchio,Romiti e Ghidella in un colpo solobeh se non trovato traccia di ricatti illuminaci tu all'ora, visto che al tempo governo e sindacati si stracciarono le vesti, dato che il sig. Maglionne disse che o calava il costo del lavoro o si sarebbe andato a produrre altrove. Decisione per certi versi logica e inoppugnabile.
Hai una versione più bella che viene dall'interno della fabbrica? Illuminaci tu, visto che i giornalisti cattivi hanno scritto così. Ma se non c'era fondamento di verità, come mai nessun giornalista è stato querelato?
Comunque non c'è problema, visto che in seguito Maglionne ha accelerato la marcia di esportazione delle linee di produzione. Dopo fabbrica Italia fabbrica Serbia.
Maglionne, e come lui venti anni di dirigenti fiat, non hanno capito come hanno fatto gli altri gruppi europei ed i giapponesi non solo a sopravvivere ma a prosperare nonostante l'alto costo della manodopera. Tutti i ragionieri fiat hanno sbandierato per anni il fatto che il costo della manodopera li uccideva, quando in realtà nel costo finale del prodotto automobile la mdo ha un'influenza marginale, se si adottano processi produttivi ad alto livello di automazione e se si usa bene la catena della subfortnitura. Tipo VW che dalle proprie fabbriche della Cina fa venire componenistica ed addirittura organi completi di un certo valore, come CAMBI da montare magari sulle Audi, perculando il cliente sulla superiorità tetesca del prodotto full made in germany (come no).
In Italia secondo gli ultimi pensieri di Marchionne resteranno le "briciole" ovvero quei prodotti a bassi numeri ma ad alta redditività, suv e le berline sportive di Alfa e Maserati.
Unica cosa su cui mi trovo d'accordo con Maglionne, che si era svegliato solo ultimamente, è che occorre iniziare a fare soldi con il segmento premium. Per lunghi anni fiat ha insistito con cocciutaggine a concentrarsi su prodotti economici, da grandi numeri, ma con margini bassi. Solo ultimamente Maglionne ha dato più respiro a Maserati, che adesso con Ghibli e Levante ha un prodotto che fa numeri. E lo stesso per Alfa Romeo, che finalmente ha un mezzo a trazione posteriore, che è quello che la clientela chiedeva da trent'anni.
Poi vabeh non sapremo se la fiat troverà i soldi per fare l'erede della Punto, la Lancia è stata uccisa, ma la strada della sopravvivenza premium è stata aperta, in barba ai ragionieri sabaudi che la vedevano come la peste. D'altronde meglio vendere le panda con 100 euro di margine al pezzo e chiedere lo sconto al sindacato, no?
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