Ovvio.
Se i cittadini genovesi potessero iniziare a ricostruire si metterebbero subito dietro, ma (per ragioni di sicurezza) gli impediscono persino di rientrare nelle case ancora in piedi per prendere ciò che gli serve.
Figuriamoci prendere un badile in mano....
Il guaio è che, davanti a un colpevole certo ma di elevata “importanza” (Società Autostrade), la burocrazia italiana si arena dietro a micidiali ritardi.
A Bologna il colpevole era un camionista rincitrullito (la vera causa del tamponamento non si scoprirà mai, ma poteva essere a scelta ubriaco, stanco, drogato, distratto dall’uso del CB o del telefonino, eccetera eccetera), situazione più facilmente bypassabile dal punto di vista politico.
Oltretutti i costi della ricostruzione del ponte Morandi dovrebbero essere sostenuti da Società Autostrade, e il progetto del nuovo ponte è già stato presentato dal nientepopodimeno architetto/senatore a vita Renzo Piano, per cui a mio avviso dovevano già esserci centinaia di aziende edili in opera da giorni e giorni (più migliaia e migliaia di volontari).
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