Citazione Originariamente Scritto da freelazio Visualizza Messaggio
Ho 58 anni, insegno da quando ne avevo 26. In questi anni la scuola è cambiata e come sempre è lo specchio della società.

Non è tanto e solo il rispetto verso il Prof., quello andava guadagnato con l'autorevolezza (che non è autoritarismo) anche quando andavo al liceo io, quello che manca oggi è il valore che si da alla cultura. Volete un esempio lampante? Il penultimo Ministro dell'Istruzione aveva la licenza media! Sorpresa più volte a sbagliare congiuntivi durante le interviste.
Quando dico ai miei alunni: studiare vi rende liberi mi rispondono: "Prof ma quanto guadagni?". Non conta più cosa sei, cosa sai, ma quanto guadagni.
Ministri che non si possono sentire, programmi TV che fanno rabbrividire per quanto sono l'apoteosi della stupidità, del superfluo, del nulla.
Non mi meraviglia che poi a scuola mi trovo davanti ragazzi dotati di grandi capacità ma senza ambizioni, senza grinta, mi verrebbe da dire senza più sogni.........che è la cosa peggiore.
Insegno a ragazzi dai 16 ai 18 anni, quindi già grandicelli: mi fanno tenerezza. Alla loro età io sognavo di cambiare il mondo, se chiedi loro cosa vorrebbero fare da grandi ti rispondono "la velina" o "il calciatore" a seconda del sesso.

Eppure continuo ad amare il mio lavoro. Anche se sempre più raramente incontri ancora oggi ragazzi in gamba, ambiziosi, affamati di sapere e sempre dietro hanno famiglie sane, che coniugano bene il verbo "educare".
Devo confessare però che il piacere più grande lo raggiungo quando riesco a motivare il fannullone, lo "sfigato" che alle spalle ha genitori inadeguati.

Ciao
Gian
mi sembra che ci sia poco da aggiungere...che tristezza