150 o 130, su tratti autostradali selezionati, non cambia molto, se ci si schianta non se ne esce vivi in ogni caso, o poco meno.
La differenza la fa la "cultura", la preparazione nel senso di educazione civica e stradale.
Cioè, anche a 130 ci sono individui pericolosi in giro, non sono i 20 km/h in meno che rendono tutto più sicuro e non è matematico che alzare il limite aumenti la probabilità di comportamenti che portino a incidenti (la statistica è bella, ma sui comportamenti umani poco utile e indirizzabile a seconda delle proprie tesi).
Io sono automobilista, ciclista e motociclista (in ordine alfabetico!), ho imparato a stare in strada con i 3 mezzi e, in effetti, vedo tanti individui che non sono in grado di starci con sicurezza, dal'arrogante all'incapace.
In autostrada vado per lo più sulla A4, spesso in direzione Milano, altre volte in direzione Venezia, meno sulla A1 (al nord) e su altre arterie: in orari al di fuori di quelli lavorativi, non vedo così tanta gente che corre davvero, anzi, vedo più comportamenti pericolosi, che anche a velocità inferiori possono fare danni.
Non sono nemmeno uno che corre (in auto), raramente viaggio ai 130 (salvo non debba fare lunghe tratte), ma penso che, con un discorso più generale, tutti i limiti andrebbero adeguati ai mezzi attuali, da quelli in autostrada a quelli nelle strade comuni, che sono anacronistici, non funzionali e, troppo spesso, impostati ad arte per le casse pubbliche (con tanti saluti alla sicurezza stradale, che non si raggiunge coi soli limiti di velocità).
Più dei 150 in autostrada temo i suv guidati da individui che li acquistano in quanto hanno paura di stare in strada e si dotano di bisonti che li pongono più al riparo di altre auto: un guidatore che ha paura è pericoloso, spesso inadatto o incapace e, perchè no, arrogante, tanto il più grosso è lui.
Prima di parlare di limiti di velocità sarebbe auspicabile togliere dalle strade questo tipo di guidatore.
Andando in bici ho imparato una cosa, non è la velocità che rende pericoloso il percorso, ma l'incrociare individui che non conoscono le basi del comportamento stradale e io, che corro abbastanza sulle ciclabili (nulla di che, 25 o 30 km/h), vado in giro con 8 occhi.
Per cui comprendo che tenere i limiti bassi potrebbe servire ad arginare i comportamenti lesivi (per se stessi e per gli altri), ma molto più utili credo sarebbero altre vie da seguire.