Tenendo presente inoltre che
1. in Francia non esiste la tassa di possesso sulle auto
2. sarebbe stata una tassa progressiva (chi più inquina più paga), ma al contempo erano previste agevolazioni per preservare i posti di lavoro nell'automotive
3. per i trasportatori e gli NCC c'è il rimborso sulle accise gasolio a livello europeo (0,21€/litro)
4. dal 2016 hanno istituito contributi a favore dei dipendenti che vanno al lavoro in bici
5. il progetto prevede la riqualificazione energetica di abitazioni e uffici, con fortissimi incentivi coperti proprio dalla carbon tax
7. è parte di un progetto di riqualificazione dell'impegno energetico globale, che coinvolge tutti i consumi e le forme di inquinamento atosferico e da calore
6. in ogni caso oggi hanno deciso una moratoria e bon

Solito problema che in Italia conosciamo bene: difficile (e poco producente elettoralmente) spiegare una strategia di sacrifici iniziali per vantaggi a lungo termine, ci sarà sempre qualcuno che si attacca agli slogan. Se poi ci mettiamo che Macron ha fatto lo stesso errore di un nostro ex presidente del consiglio, che si considerava talmente forte da ritenere che il confronto con "l'elettorato" non fosse indispensabile, che la protesta è anche la solita della provincia contro la corrotta Parigi, ecco fatto