Citazione Originariamente Scritto da marmass Visualizza Messaggio
Posso solo notare che era difficile far passare, in una situazione economica come quella attuale, misure assistenziali di puro contrasto alla povertà (lodevole iniziativa) fatte a debito (meno lodevole). Penso abbiano ritenuto che, mettendo in piedi tutto questo ambaradan, volessero conseguire alcuni obiettivi:
1. prima di tutto mantenere la promessa elettorale, ovvio
2. qualificare il RdC come misura espansiva a favore dell'occupazione
3. provare a far passare al vaglio europeo la promessa elettorale non come semplice spesa a debito, ma come investimento (incentivo alla maggior occupazione)
4. poter conseguentemente allocare gli stanziamenti alla voce investimenti per lo sviluppo
5. poter mettere a DEF la misura quale incentivo e moltiplicatore dei consumi interni (un pò come gli 80 euro renziani)
6. altrettanto, poter classificare la misura come stimolo alla crescita del PIL così si ridurrà il rapporto.

Non vorrei che, il Divo già citato insegna, se la misura fallisse con pochissimi occupati reali derivanti, il buon Giggino se la prenda con i "prenditori" che non hanno capito, hanno boicottato, sono contro il nuovo....

Ascoltavo Barbara Lezzi e Cottarelli un paio di sere fa sulla questione clausole di salvaguardia. La differenza con il passato è che tali clausole (invenzione di Tremonti e Brunetta, ricordiamo) venivano messe a garanzia del buon esito di iniziative per la riduzione del debito. Se il debito non cala ai valori ipotizzati e concordati, aumentando l'IVA e quindi l'incasso porteremo il debito al valore promesso. Quelle derivanti dal finanziamento di RdC e quota 100 sono a garanzia dello sforamento del maggior debito concordato (il famoso 2,5% poi ridotto al 2,04): le nostre iniziative sono a debito, l'Europa non ci ha dato abbastanza, ci prendiamo lo stesso quel che ci serve, compenseremo lo sforamento con i 50+ MLD 2020/21 di IVA.
che te ne fotte tanto i porti so(c)chiusi