Proprio così.
Ci meritiamo le centrali a carbon fossile e il pagamento a peso d’oro dell’energia prodotta da centrali nucleari costruite a ridosso dei confini italiani, come se un’eventuale emissione di scorie radioattive si fermasse perché c’è la dogana!
Il CERN, dove lavora la maggioranza dei (migliori) scienziati italiani, si trova in Svizzera, depauperando di fatto le risorse dell’ENEA.
Quando l’ENEA si chiamava ancora CNEN, pullulava di menti illustri, e si prospettava un futuro basato sull’energia nucleare (ovviamente più “pulita” possibile).
A forza di rompere le balle, gli ecologisti/verdi hanno ottenuto la dismissione delle centrali sul territorio italiano (anche se di fatto Caorso e Montalto sono ancora accese, semplicemente perché non si possono spegnere..... ma è un dettaglio), e così adesso siamo i servi della gleba di Francia e Slovenia.
Avanti pure.
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