l'aumento dell'IVA è cosa fatta
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l'aumento dell'IVA è cosa fatta
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"Per quanto buia sia la notte, le stelle non si spengono.
Per quanto dura sia la vita, i sogni non si abbandonano."
L esodo di mazza è un problema
serio, soprattutto per la riviera romagnola
Permettimi la battuta, dai
Comunque da gente che farnetica ( e aumenta pure i consensi) di Flat tax progressiva....
Tipo un obeso inappetente, o un calvo con la frangia ... per dire
O di 3 proposte di lavoro in un anno, grazie a un software miracoloso e a seimila navigator precari in un paese dove il lavoro non c è...
Ultima modifica di ABCDEF; 21/04/2019 alle 18:18 Motivo: Unione Post Automatica
Si parla solo di garanzia, se i conti tornano non ci sarà alcun aumento dell'iva, è una cosa che si fa da sempre, dai tempi di Silvio
1-mai cosi' alte (23.1 miliardi)
2-mai per finanziare nuove spese
3-i conti non torneranno
La legge di bilancio per il 2020 partirà, con 23 miliardi di clausole di salvaguardia, cioè di aumento Iva, destinati a diventare 29 nel 2021.
“Che sarà mai, lo fanno tutti i governi, da anni”, è il ritornello di queste ore, ma questo è il classico meteorite che nessuno ha visto, e che servirà ad incolpare l’eventuale governo tecnico che si trovasse a tentare di impedire il dissesto del paese.
Ma i numeri restano. Perché 23 miliardi sono circa l’1,3% del Pil italiano, non bruscolini. “Beh, ma che ci frega?”: tanto questo 1,3% potrà essere trasformato in deficit, dopo appropriata sceneggiata con la Commissione Ue.
Senza dubbio, potrebbe. Ma se il prossimo anno dovessimo trovarci con un Pil che cresce di un’unghia, avremmo altro deficit aperto spontaneamente dal rallentamento, e tutti i conti salterebbero. Per aver riscontro a questa affermazione basta guardare i vari Def e NaDef, e la previsione di deficit strutturale, che nelle precedenti formulazioni tendevano a zero al termine del triennio (altra tradizione italiana) ed oggi, con il governo del cambiamento, sono ben lontani da quell’obiettivo, pur dopo le correzioni “suggerite” dalla Commissione. Infatti è previsto ancora a 1% nel 2021.
Non è realmente un problema degli altri paesi: quando i mercati (e non la Commissione Ue) decideranno di disciplinare l’Italia, gli italiani non potranno che usare l’imposizione, straordinaria ed ordinaria, per mantenersi solvibili. Ed ecco spiegato agli editorialisti pigri il vero significato della orgogliosa ed orgogliona espressione “l’Italia non è la Grecia”. Infatti non lo è: la Grecia non aveva una ricca base patrimoniale a cui attingere per compensare il debito pubblico, noi sì.
liberamente tratto da Phastidio.it




https://www.ilsole24ore.com/art/noti...?uuid=AESunVlE
un pò di riassunto....




https://www.agi.it/data-journalism/c...ws/2019-03-06/
aggiornato di un anno.
idem





Ecco questo mi sembra più eaustivo e, infatti, oltre a narrarne la genesi (di sicuro non è farina dei gialloverdi) e le evoluzioni, riporta quanto segue:
Un conto salato da pagare, ereditato dai governi precedenti, ma che l’accordo portato a casa dal premier Conte non ha migliorato
Per scongiurare questo scenario, considerato concreto nell’ultima nota congiunturale dell’Ufficio parlamentare di bilancio, il governo Conte è costretto a reperire 23,1 miliardi di euro entro il 2020.
Io sono responsabile di quello che dico. Non di quello che capisci tu. [cit]
Questa è una mela...
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