Hai scritto "dove si trovano?", quindi....
Si, comunque, ci sono anche quelli di scorta.
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				Hai scritto "dove si trovano?", quindi....
Si, comunque, ci sono anche quelli di scorta.
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Ultima modifica di FICHI; 25/04/2019 alle 17:47
20190425_184743.jpg
Oltre alla trousse di serie e alla medicina per tutti i mali, WD40
Grazie a tutti per il tempo e per le risposte!
Ricapitolando:
trousse originale, cavo frizione, leve, accessori per smontare gomme e per riparare/ sostituire camere d’aria, fascette, fil di ferro, fusibili, nastro americano, multitool, guanti,WD40, qualche miracolo e la polizza assicurativa “prendo e torno a casa in taxi”... tutto qui?? Mi sembra un po’ pochino.... mettiamo il caso che dovessi arrivare al filtro dell’aria, ci arrivo con la trousse originale? O se mi si fora la ruota anteriore riesco von gli attrezzi Made in Taiwan a smontarla e rimontarla senza problemi? (Giusto un paio di esempi per capirci, ne potrei fare anche altri)... è giusto da capire se i quattro Ferri che ho sotto le chiappe riescono a smontare lo smontabile (quello che un comune mortale riesce a riparare senza avere la laurea in ingegneria aerospaziale)... F05EE768-80F3-4B9F-BC49-8D4720C62C3A.jpg
 
			
			



 
			
			
			
			
			
				 
				Io....ribadisco quanto ho scritto ed esperienzato sù tre Tiger800 ; portate dall'....Islanda all'Albania, dal Portogallo alla Romania....con molto di quello che c'é in mezzo.
Comunque, buoni viaggi attrezzato come...... riterrai per stare più tranquillo.
P.s. ricordati che fin che sei in garanzia hai il soccorso Triumph (mai ti servisse).
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Le moto vanno lasciate originali, non pasticciate, mantenute e controllate prima di partire e secondo quanto riportato nel libretto di uso e manutenzione.
Così si viaggia sereni e sicuri, senza dover affidarsi all'aiuto di santi oppure né a quello di cianfrusaglie di infima qualità che puntualmente manco si sanno usare.
Si ok, il ragionamento ci sta alla grande.... ma anche se tratti la moto in maniera immacolata, rispettando ogni singolo componente e le indicazioni del costruttore; ti troverai prima e speriamo poi, a dover fronteggiare quegli imprevisti che della immacolata concezione del veicolo e di tutte le indicazioni possibili e immaginabili gliene frega una pippa..... l’argomento è nato per cercar di capire quello che uno si porta appresso da quando inizia a uscire dai soliti giretti fuori dalla porta di casa e inizia a fare qualcosa che dura anche un qualche giorno in più e dove gli scenari (meteo, terreno, km, imprevisti,...) gravano a favore o a sfavore di tutte le concezioni logiche e pianificabili che possono esserci... più che altro cercavo di capire fin dove posso spingermi a livello di riparazioni con quei quattro attrezzi postati sopra e se qualcuno in base alle proprie esperienze ha fronteggiato in maniera diversa le possibili panne....
 
			
			



 
			
			
			
			
			
				 
				
Se rimani in Europa.... chi ti risolve l'eventuale problema (anche solo una bucatura)....lo trovi comodamente; se non c'è la Triumph (che comunque c'è in Islanda in Russia ecc.) C'è il meccanico (gommista, ecc.) "Per strada".
Più che "attrezzi particolari" è saggio avere qualche "copertura" esempio (scaduta la garanzia)....EuropAssistance / Iscriversi ad un M.C. federato FMI (almeno in Italia), ecc.
Se vai in....Mongolia / Africa / ecc. o fai Off Road "semi serio" e con una certa....costanza, quanto sopra , ma c'è, indubbiamente, anche da organizzarsi diversamente a livello di "ferri da portarsi dietro".
Quindi, non sò quali sono le tue "mire" di viaggio, ma se rimani in UE i ferri OEM che hai/abbiamo sotto la sella.....se non avanzano, bastano sicuramente (anche grazie all'affidabilità della moto).
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				Anche se ti portassi un'intera officina a rimorchio, non saresti pronto ad affrontare tutti gli imprevisti che potrebbero capitare.
Inoltre, avere tutti gli attrezzi non significa saperli usare correttamente, a meno che tu non sia un meccanici esperto.
Pertanto, qualche attrezzo per gli inconvenienti più probabili, una buona assicurazione (una volta scaduta quella Triumph) e... non chiamiamoci la sfiga...
Paracarro stabile...
Che invidia per chi non è mai caduto, magari da fermo, rompendo la leva del freno e avendo qualche passo alpino da fare con moglie brontolante e bagagli, o con problemi di avviamento nel bel mezzo del niente pireneico, causa connettore ossidato, o col relè luci andato la sera tra le montagne corse. La differenza tra qualche saracca ben assestata poi ripartire o il rovinarsi il viaggio può stare in un manico di cacciavite inserito nel moncone della leva e tenuto da nastro americano, o in un pezzetto di cavo elettrico e nastro isolante