
Originariamente Scritto da
navigator
Si certo "chi la spende" ma ci credi veramente.... magari chi ci guadagna.
Sai che cosa gli frega a chi ha veramente inquinato, inquina e inquinerà di Greta? un bel pupazzetto creato dall'ingengneria sociale per fare la influencer... dietro ci sono vagonate di soldi.
Visto che tu segui il Greta tour hai mai sentito cosa propone come stile di vita? seguilo poi ne riparliamo.
"Attenzione, Il problema non è solo Greta a cui si può perdonare tutto (magari per un tempo limitato, poi se vuole essere davvero la paladina mondiale della causa è meglio che cominci a studiare davvero), questa concezione è condivisa da tantissimi pseudo ambientalisti. Qualcuno starebbe inquinando alle spalle dei bravi e inconsapevoli cittadini. La gente crede davvero che si possano diminuire notevolmente le emissioni con dei sacrifici tutto sommato limitati per la popolazione. Scordatevelo! Grandi diminuzioni implicano grandi costi e i costi li pagano i cittadini, non gli stati o le multinazionali. Se non capite questo continuerete ad abbaiare alla luna convinti di essere buoni in un mondo di cattivi. Manco a dirlo il costo più alto lo pagheranno i poveracci che vivono nei paesi in via di sviluppo, quelli che finalmente in molti casi la via dello sviluppo l’hanno intrapresa e che non hanno intenzione di rallentare solo perché noi ci emozioniamo davanti alla tv. Quando tuo figlio per la prima volta da quando è nato consuma tre pasti al giorno e può andare a scuola, del riscaldamento globale t’importa pochino. È questo il grande dilemma che ci si pone davanti, altro che egoismo delle multinazionali occidentali, ricerca del profitto e insensibilità dei politici. Ogni singola persona che consuma prodotti e servizi (e siamo sempre di più a farlo) è la vera causa delle emissioni di CO2. Andiamo avanti, tra una banalità e l’altra di Formigli, che si frega le mani per lo scoop e di un dibattito serio sul surriscaldamento globale non gli può fregare di meno, l’intervista continua. Scopriamo che l’ecologica Svezia è tra i dieci stati “con il più alto impatto ambientale per persona” nonostante i suoi virtuosissimi comportamenti individuali. Addirittura la Svezia importa ed esporta merci, e se non riusciamo a convincere gli svedesi a smettere di farlo, sarà ben più difficile convincere i cinesi. No, non è affatto facile. Ma parliamone dei comportamenti individuali, i genitori di Greta avrebbero smesso di usare l’aereo, date anche voi l’esempio ai vostri figli, smettete di usare l’aereo, almeno per i viaggi di piacere. Certo chi lo usa per lavoro non può permettersi di stare tre giorni in treno come Greta per spostarsi, ma almeno per le vacanze sono sicuro che potremmo tutti rinunciarci senza fatica. Bye Bye al viaggio Londra che vi piace tanto o alle vacanze sul Mar Rosso, solo vacanze in Italia, possibilmente in luoghi vicini alla vostra residenza.
Greta è vegana e sono sicuro che da domani lo diventerete anche voi, Greta non fa shopping, suggerirei a tutte le madri che partecipano entusiaste al Friday for Future di fare lo stesso: niente scarpe nuove, vestiti nuovi, borsette, accessori vari, creme, trucchi, gioielli, e amenità non indispensabili. Niente cellulari o altre diavolerie elettroniche per i vostri figli, Greta usa un cellulare di seconda mano. Basta anche con le torte di compleanno, la frutta esotica, i complicati piatti delle feste e tutti i cibi ricercati, Greta mangia solo cibi “basici” come riso e fagioli. Nessun regalo a Natale e se proprio non potete farne a meno dovrete fabbricarvelo in casa come fa Greta (ma attenti a comprare materie prime ecologiche). Greta afferma di non comprare nulla se non il cibo (non le credo e in ogni caso per il solo fatto di usufruire dei servizi dello stato svedese produce molta più CO2 di quello che pensa). Ma se riuscirete a fare tutto questo non avrete fatto ancora molto. Sarete sempre persone che usano l’auto, che guardano la tv, che hanno uno scaldabagno, che si abbonano a Netflix, che amano la casa calda d’inverno e fresca d’estate (ma quanto consuma un condizionatore?). Inoltre se il vostro stipendio ve lo permette vorrete mandare i figli a fare un viaggio studio o a un’università di grido (siete disposti a rinunciare a tutto ma per vostro figlio volete il meglio vero?). Vorrete frequentare una palestra o un corso di ballo, andare ogni tanto a cena fuori, fare una settimana bianca, prendere un caffè al bar con un amico/a (vergogna, il caffè non è davvero indispensabile per vivere). E ancora, il frigo deve essere ampio, senza lavatrice non si può vivere, vi piacciono gli abiti stirati? Lo mettiamo un ferro da stiro nel pacchetto? La lavastoviglie è comodissima, almeno un bel divano per il salotto ve lo meritate certamente, il Wi-Fi è indispensabile, lo spazzolino da denti elettrico lo ha consigliato il dentista quindi va bene, ma eviterei il dentifricio che mi sembra un lusso inutile. La sveglia elettronica inquina poco (anche se va a pile o a corrente), il pc… abbiamo detto solo di seconda mano come il cellulare (ma qualcuno dovrà pur comprarlo, non li fabbricano di seconda mano). Poi ci sono gli occhiali da sole, il tappetino per il bagno, quel portasapone tanto carino, il profumo che vi rende sexy, la macchinetta per la depilazione, il parrucchiere, il teatro, il cinema, il museo, le cuffiette trendy, il phon, Il forno a micro onde che signora mia è tanto comodo, la centrifuga, il decanter per il vino, la lampada per leggere la sera, il viaggio di nozze, l’anello di fidanzamento, la polizza vita, l’apparecchio per i denti del bimbo, le ciabatte estive e quelle invernali, la cornice in argento per la foto della povera nonna e un altro milione di cose che non mi vengono in mente. Ovviamente sulla salute non possiamo fare sconti, alle medicine, a un pronto soccorso e a un ospedale provvisto di tutte quelle macchine meravigliose per diagnosticare e curare le nostre malattie non potremmo mai rinunciare. Ma quanto mi costate in termini di CO2? Come se non bastasse in occidente c’è una larga fetta della popolazione che è già incazzata perché ritiene di consumare meno prodotti e servizi di quelli a cui pensa avere diritto. Nel resto del mondo ci sono invece 3 o 4 miliardi di persone che ci invidiano e vogliono avere e fare le stesse cose che abbiamo e facciano noi. Vogliamo parlare seriamente del problema? Quando qualcuno avrà voglia di parlarne seriamente allora potremmo decidere a cosa vogliamo rinunciare e cosa siamo disposti a pagare di più. Perché per inquinare meno o aspettiamo la naturale evoluzione della tecnologia o acceleriamo i tempi pagando di tasca nostra. I soldi e le rinunce ce li dobbiamo mettere noi, se siamo disposti a farlo e siamo in maggioranza, i politici faranno tutte le leggi che vogliamo. Ma non chiedetegli di fare qualcosa e basta."