Sono d’accordo, specie se i 120 cavalli sono sostenuti da una poderosa coppia motrice.
Per assurdo, non è assolutamente detto che 180 cavalli su un quadricilindrico producano la stessa forza motrice (coppia) di un bicilindrico/tricilindrico di potenza inferiore.
Però sappiamo tutti che le mode (e i numeri) contano più di tutto il resto.
Per cui avanti pure con i mostri (inutili) da 200 e più cavalli.
Tanto l’utente medio non sarà MAI in grado di sfruttarli, a meno che l’elettronica castri le prestazioni in modo brutale (come spesso, o addirittura quasi sempre, avviene).
Un motore da 120/130 cavalli senza minchiate elettroniche è nettamente più performante dei “castroni” odierni da 200 e più cavalli con l’elettronica attivata.
Disattivandola non si guidano (a meno di non chiamarsi Marquez o Quartararo), per cui è meglio lasciar perdere.
Detto ciò, Ducati fa benissimo a seguire l’onda della moda, e soprattutto a sfruttare quel meraviglioso gioiello che ha recentemente progettato.
Il bicilindrico potrebbe creare problemi quando si inaspriranno ulteriormente le normative antinquinamento, per cui la strada da seguire è quella.
Il mio dubbio rimane solo sulla (insulsa) accoppiata potenza esagerata/elettronica castrante.
Come dice il Greg, anche le moto stanno diventando dei tombini...
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