Non mi permetto di erigere alcuna difesa nei confronti del tuo “avversario”, ma vorrei aggiungere delle note tecniche che possono spiegare alcuni aspetti delle moderne naked.
La potenza ad esempio, uno dei “quid” più presi di mira.
Cresce, cresce, cresce.... Ma perché cresce?
Ci sono svariati motivi, il primo tra tutti il continuo miglioramento tecnologico dei materiali, ma anche l’elettronica sempre più raffinata.
A banco si ottengono potenze da far impallidire le SBK di una quindicina di anni fa, ma nella realtà dei fatti i cavalli su strada sono molti di meno.
Buona parte li “imbriglia” l’elettronica di cui sopra, altrettanti (o quasi) vengono “soppressi” (ahimè) dalle norme antinquinamento sempre più restrittive (e, PARERE PERSONALE, alquanto inutili e addirittura controproducenti perché introducono peso, aumento dei consumi, complessità generale, costi elevati e persino problemi di gestione elettronica).
Quindi le potenze crescono, la direzione è quella.
I consumi, un aspetto importante per gli automobilisti, ma nettamente meno “pregnante” per i motociclisti, che deriva anche da ciò che ho detto più sopra.
È difficile pretendere che una moto più pesante, complessa, “chiusa” di scarico e più potente, consumi meno di un modello senza norme antinquinamento, magari con 25kg in meno di (più o meno) “minchiate” elettroniche da portarsi dietro!
E in ogni caso, una auto turbodiesel di ultima generazione consuma circa come una moto di elevata cilindrata (magari non estrema).
Non voglio sempre tirar fuori il mio amatissimo Gilerino, per quanto mi riguarda gioiello inestimabile e ineguagliabile...
Ebbene, con una guida nemmeno tanto accorta (è impossibile usare un due tempi senza tirare le marce) si percorrono facilmente 20km/l, per una autonomia totale di quasi 400 chilometri, grazie al capiente serbatoio da 20 litri.
Come è possibile?
Leggerezza, semplicità meccanica e assenza di tappi allo scarico!
Con una carburazione messa bene a punto e un olio miscela di elevatissima qualità, la moto non puzza, non fuma, passa tranquillamente la revisione e sicuramente inquina meno di una auto di grossa cilindrata.
I consumi purtroppo risentono della “legge”....
Le naked, intese come tipologia di moto.
Una volta la moto era la naked.
Si, c’era qualche timido esempio di carena, o semicarena, ma il 99% dei modelli aveva il suo bel faro davanti (senza alcuna protezione), il manubrio più o meno basso, e una sella biposto senza “scalino” tra pilota e passeggero.
Visto che gli utenti nel tempo hanno assunto le sembianze di piloti di MottoGippi (con due t e due p), le Case hanno via via modificato i propri modelli per farli assomigliare di più alle moto da corsa.
Chi voleva mantenersi sulla MOTO vera, cioè la naked, si è ritrovato una monoposto, con seduta tipo “Appollahiatollah” e manubrio in linea al mozzo della ruota anteriore, invero “leggermente” scomoda per i vecchiacci bavosi come il sottoscritto, che, a questo punto, hanno rivolto le loro scelte verso modelli più comodi e magari in grado di caricare la “vecchiaccia” di turno (ecco, questo eventualmente non riportatelo, altrimenti le signore/milf mi detesticolano).
Quindi la tipologia naked nel tempo si è sportivizzata (da moto classica di cui era l’esempio principale un tempo), ed ovviamente si è ridotta la clientela.
Mi fermo qui, perché non voglio rompere i maroni ulteriormente, ma vorrei solo aggiungere che A ME guidare una naked moderna piace un casino, anzi sotto sotto la considererei la mia moto ideale; preferisco guidare un milione di volte la Brutale piuttosto che la Tiger Sport, ma tutte le forze contingenti del mondo (età, artriti, cervicale, anca, moglie non giovane... guai a voi) mi “costringono” ad optare per il comodo furgoncino con il manubrio alto!
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