
Originariamente Scritto da
Fermissimo
premesso che il rischio è l'inalazione o ingestione delle polveri sottili secche, le quali sono talmente sottili da poter mettersi nei solchi dell'elica del DNA e spezzarla danneggiandola, io invece dei sistemi che hanno inventato avrei concepito una cosa diversa...il particolato avrebbe dovuto raccogliersi in un serbatoietto (A) nel quale periodicamente (ogni 500 Km per esempio) il sistema spruzza acqua per creare una specie di emulsione che viene pompata in un ulteriore serbatoio (B)...al raggiungimento di 3 o 5 Kg di emulsione si deve provvedere obbligatoriamente allo smaltimento presso strutture abilitate (officine, centri revisione etc.) con relativo certificato e kilometraggio al momento
quella emulsione avrebbe potuto essere trattata/rigenerata in molti modi...alla fine è principalmente carbonio quindi riutilizzabile o stoccabile
niente gasolio in più, niente rigenerazioni, niente beghe per il portafogli