Bellissimo tema!
Premetto che mia madre, con cui sono cresciuta, è ancora viva (e probabilmente mi sotterrerà)
Io affondo le radici in un altro continente, che è possibilmente ancora più terrone e legato ai ricordi che i paesi del sud Europa. Ho alle spalle più di 18 traslochi in 35 anni (di cui 8 da sola) e alcuni oggetti assolutamente inutili che mi seguono come uno stercoraro.
Tra questi oggetti ci sono un paio di cose che a sua volta mia madre portò dalla Turchia quando si è trasferita in Germania prima dell'Italia, io porto avanti solo il testimone, anche se ci sono affezionata.
Traslocare è una rottura di biglie non indifferente, però è un'occasione per far pulizie.
Avendo cambiato anche paese più volte, diventi molto selettivo nelle cose che ti porti dietro.
Però casa nostra in Turchia son 450mq, tanto di questi sono occupati da cose che membri della famiglia non hanno voluto buttare via ma che in case "piccole e da plebei" occupano spazio.
Però devo dire che nessuno di noi è realmente un accumulatore seriale, mia nonna in primis. Non si affeziona a nulla, butta via tutto. Mia mamma accumula perchè "potrebbe tornare utile" ma credo sia un retaggio della paura della poca disponibilità economica.
Infatti anche quella casa lì sarebbe abbastanza facile da liberare, non c'è più nulla, a parte il pavimento, che sia uguale alle cose che c'erano nella nostra infanzia. Nulla che valga la pena tenere che non mi sia già portata a casa.
Io boh, si, ho una casa abbastanza essenziale, ma ci sono delle cose che non riesco a buttare via:
Libri
Vestiti (ne metto 3, non ho mai un cazzo da mettermi ma ogni singolo buco in casa è occupato dai vestiti - che non metto, ma sia mai che prima o poi mi venga voglia)
E degli oggetti inutilissimi, tipo un trenino di latta e delle mini statue di legno africane. E un peluche-scimmia infeltrito col braccio rotto degli anni 70.