
Originariamente Scritto da
duncan
Riporto un estratto dell'articolo in questione dove non si parla di forzature da parte delle farmaceutiche per sfuggire alla tassazione del 15% che comunque possiamo aggiungere alla lista di quelle elencate qui sotto.
Puoi non essere d'accordo con quanto scrive l'autrice ma finora non lo avevi palesato, non è una mia invenzione, è riscontrabile.
Io che non so nulla di tante cose che tu conosci a menadito, ritengo che questi comportamenti siano deprecabili, molto più di altri da parte di categorie che tu non tolleri e soprattutto molto più dannosi per tutti noi.
Resta una mia opinione ma sono convinto che possa essere condivisa da molti.
"Al centro del dibattito scientifico mondiale. La Fondazione Gates ha riorientato le priorità operative per dedicarsi quasi esclusivamente a Covid19. Grazie all’impegno finanziario di 300 milioni di dollari messi sul piatto in poche settimane, all’insorgere del primo focolaio della pandemia, si è conquistata la leadership morale nella lotta contro il nuovo coronavirus, sia per la ricerca e sviluppo di nuovi vaccini e terapie, sia per la formulazione di risposte epidemiologiche nei paesi a basso reddito (avvalendosi dei programmi di sorveglianza sanitaria come quello sulla polio, che finanzia in diversi paesi). Grazie al composito network di aziende farmaceutiche la Fondazione Gates si è posta al centro del dibattito scientifico mondiale sui progetti di ricerca da sostenere. Bill Gates ha investito miliardi di dollari in sette dei più promettenti progetti di ricerca su SARS-CoV-2, e si è lanciato nel finanziamento della costruzione di impianti di produzione di questi candidati, ben cosciente che da solo può mobilitare denaro dell’ordine di grandezza di più governi.
Kingmaker delle relazioni geopolitiche. Grazie alla schiera di iniziative pubblico-private in ambito sanitario che ha fatto germinare negli ultimi due decenni, Bill Gates ha saputo rafforzare nel tempo il ruolo di kingmaker delle relazioni geopolitiche che servono per imbandire la tavola della ricerca internazionale contro la prima pandemia che ha paralizzato il pianeta, elevando ulteriormente (se possibile) non solo la sua egemonia, ma anche quella dell’industria farmaceutica. Un esempio eloquente riguarda l’Università di Oxford. Visto il robusto finanziamento pubblico ricevuto per il suo progetto di ricerca (finanziato tutto dai gverni), Oxford aveva opzionato l’idea di una piattaforma di accesso al suo vaccino aperta, così da rendere liberamente disponibile la conoscenza scientifica per eventuali produttori nel mondo.
L'unica rotta di collaborazione multilaterale. Secondo quanto documentato da Bloomberg e Kaiser Health News, l’università sarebbe stata messa alle strette da Gates, preoccupato evidentemente da un precedente di questa natura, e indotta ad abbandonare la strategia di apertura a vantaggio di una licenza esclusiva per la produzione in scala del vaccino controllata da Astra Zeneca, facilitata dalla alleanza fra la azienda e la Fondazione Gates, che ha fornito infine l’impianto dell’iniziativa Access to Covid-19 Tools (ACT) Accelerator lanciata ad aprile dalla comunità internazionale come unica rotta di collaborazione multilaterale per velocizzare sviluppo, produzione e accesso dei nuovi rimedi anti-Covid.
Le infrastrutture finanziarie finanziate da Gates. L’ impalcatura operativa di ACT Accelerator - organizzata su quattro pilastri: vaccini, diagnostici, medicinali e sistemi sanitari - poggia sulle infrastrutture pubblico-private volute e finanziate da Gates: la Global Alliance for Vaccine Immunization (GAVI) e la Coalition for Epidemic Preparedness Innovation (CEPI) in prima linea, con UNITAID e Fondo Globale contro AIDS, tubercolosi e malaria che fanno da supporto. Nella narrazione ufficiale dei leader mondiali, la Fondazione Gates, è inesorabilmente annoverata tra le istituzioni multilaterali di questa operazione, alla stessa stregua di Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Banca mondiale e Commissione Europea. ACT Accelerator sancisce l’evoluzione di status della Fondazione Gates, l’indiscusso primato delle partnership-pubblico private nella gestione della prima crisi pandemica della globalizzazione, e la decisione dei governi della comunità internazionale di affidare a queste fondazioni di diritto privato la conduzione della crisi, malgrado Covid19 abbia invece fatto esplodere tutte le contraddizioni e inadeguatezze del settore privato e delle logiche di mercato nel campo della salute.
La lotta contro un attore potente e senza scrupoli. Il resto della storia, in costante evoluzione mentre scriviamo, riguarda il febbrile accesso ai vaccini contro SARC-CoV-2, in un costante braccio di ferro con un attore potente e senza scrupoli, l’industria farmaceutica. Covid19 ha sfiancato quasi tutti i settori dell’economia, ma le aziende farmaceutiche sono in totale fibrillazione e trarranno lauti benefici dalla pandemia, grazie ai 93 miliardi di investimenti pubblici erogati finora secondo la recente analisi di KeNUP Foundation. Covid19 è l’opportunità di business che capita una volta nella vita, come ha commentato Gerald Posner, autore di Pharma: Greed, Lies and the Poisoning of America. Da quando ha deciso di affermarsi come dominus della filantropia mondiale, Bill Gates ha contribuito enormemente al rafforzamento geopolitico di big pharma, erodendo e sottraendo terreno alla società civile in questo duro conflitto politico. Se non affrontiamo questi temi, è sicuro che il governo del mondo resterà senza respiro anche dopo che il contagio di Covid19 sarà finito."
https://www.repubblica.it/solidariet...nze-284103926/