c'è sempre un trade off fra la esigenze sanitarie ed economiche...
sono certo che in caso di "liberi tutti", la metà degli italiani sarebbe daccordo, e la metà sarebbe critica e li giudicherebbe assassini senza scrupoli che pensano solo al denaro
lo stesso, a parti invertite, nel caso di una decisione che mantiene i voncoli sociali
ah, aggiungo che, dato l'atteggiamento assai diffuso del popolo italico, c'e' una percentuale non irrilevante che sarebbe contraria a entrambe le decisioni...perchè è contraria
decidere non è facile come discutere sul tcp
Vivo in provincia, e lavoro (lavoravo prima dello stop, quindi fino a fine Febbraio) nel capoluogo che è una cittadina di 35mila abitanti. Quando vado in ufficio, prima delle 8 dopo aver parcheggiato l'auto passo davanti a un ufficio postale.
Ebbene non vi dico la folla degli anziani che si accalca l'1 e il 2 del mese per fare la fila per riscuotere la pensione. E non dentro all'ufficio postale, che mi pare apra verso le 8.15, ma di fuori, ovviamente in piedi, e con ogni tempo (fortunatamente lì c'è un piccolo porticato, ma negli altri uffici postali???!!!!). Mi dicono che i primi arrivino addirittura verso le sei e mezzo, quando d'Inverno è ancora notte fonda. Mi confermate se anche da voi è così?! Ma fatta eccezione per quelli a cui i soldi servono per fare la spesa, tutti gli altri hanno paura che se vanno il 5 o il 10 prendono meno soldi???!!!! Non oso pensare quello che accadrà quando ci riapriranno le gabbie....
E allora ecco la soluzione: pensione SOLO mediante accredito in conto corrente bancario o postale, conti a zero spese o a un massimo di 1 euro forfettario per 10 operazioni mensili, tessera bancomat gratuita, spese di bollo (vanno allo stato) esenti o con riduzione del 50%, che equivarrebbero a 17 euro annui. Insomma, in tale maniera un conto verrebbe a costare da un minimo di zero a un massimo di meno di 30 euro all'anno. Difficolta nel prelevare all'ATM?! Balle, tutti hanno un figlio o un nipote cui affidare il bancomat per fare le operazioni. Tra l'altro così si eviterebbe il rischio di essere preda dei borseggi da parte degli avvoltoi che attendono gli anziani fuori dagli uffici postali nei giorni di pagamento delle pensioni. E magari, quando ci capita di dover andare all'ufficio postale per spedire un pacco o una raccomandata nei primi giorni del mese, invece di fare 40 minuti di attesa poremmo cavarcela con soli 5 minuti.
Ultima modifica di macheamico6; 22/04/2020 alle 08:11
"Per quanto buia sia la notte, le stelle non si spengono.
Per quanto dura sia la vita, i sogni non si abbandonano."
Una considerazione molto banale sulla nuova App che il governo sta per mettere in campo. Mi spiegate come potrà funzionare se non esiste un sistema veloce e funzionante per effettuare tamponi anche sugli asintomatici? Senza tamponi o esami sierologici per rendere uno positivo non ci sono le basi per questa app, per me in Italia del tutto inutile. In queste settimane ricordo che non é cambiato nulla per i tamponi se stai male a casa ti dicono di rimanere a casa sino a che i sintomi non scompaiono in pratica ritorni alla vita normale ancora positivo e nessun traking della app ti intercetta come neppure intercetta nessuno dei tuoi familiari che é entrato in contatto con te che se sono giovani al 99% rimarranno asintomatici.
Tra l'altro hanno detto che questa APP non sarà obbligatoria e chi non vorrà installarla non avrà limitazioni, quindi sarà inutile in ogni caso.
http://amp.ilsole24ore.com/pagina/ADyBVLL
Un cosa certa c'è:
Nessuno ci sta capendo niente.
Mmm... dipende quanti italiani hanno lo stipendio assicurato, quanti hanno figli che devono tenersi in casa, quanti non vedono le proprie famiglie da due mesi.
Più si va avanti, più la prima percentuale aumenta. Questione di giorni.
Decidere non è facile ma teoricamente sono scelti e pagati profumatamente per farlo e per prendersi le relative responsabilità.
Non scaricando la loro incompetenza sui cittadini decidendo di non decidere.
NON ESISTE IL RISCHIO ZERO E MAI ESISTERA'. MA VORREBBERO FARCELO CREDERE.
Tutto giusto.
A parte il fatto che potevi scrivere in italiano "scambio" al posto "di trade off"
Io da profano ignorante a questo punto della vicenda sono tra gli "italiani" (ma esistono sempre?) che vorrebbe il "liberi tutti , al più presto"
E' vero che , forse da parte dei nostri governanti (che poi parliamoci chiaro , queste decisioni , in questa epoca , sono di competenza di un ristretto numero di persone) non sia una decisione semplice , e come da tradizione della politica italiana si rimane ad attendere.
Io penso che fare quattro calcoli , su quale possa essere il male minore (numero di morti e prolungamento "pandemia" Vs pericolo concreto di affondamento economico) non ci voglia poi "molto".
Io penso.
Qualcosa da dichiarare? Nnnez
ciao Piero :-)
no, non lo è ancora perchè pur nella sua semplicità teorica richiede nell'immediato risorse tecniche ed umane già impegnate in altre attività al momento, oltre alla solita cautela nell'estendere questa pratica su larga scala
è necessario infatti la individuazione di donatori sicuramente guariti dal virus, negativi per altre patologie come per esempio HIV, epatiti, morbo della mucca pazza (e questi test vanno fatti in un momento in cui i laboratori già lavorano a ritmo pieno) tenendo conto che accanto ad eventi avversi accettabili (nausea, vomito, dolori osteomuscolari, febbre, rash cutanei e tanti altri di questa entità) ci potrebbero essere effetti collaterali più gravi quali cross-reazioni, rigetto etc. che impongono di avere una struttura ospedaliera adeguata...per esempio quantomeno una Rianimazione a portata di mano
alla fine il collo di bottiglia continuano ad essere sempre i maledetti test immunologici,senza i quali non si sa chi e quanti hanno superato la malattia; se si sapesse avremmo un largo serbatoio di possibili donatori...confido però che fra un mesetto, ad emergenza acuta rientrata, questa tecnica possa essere molto più diffusa e per Settembre, alla presumibile ricomparsa di focolai, potrebbe essere uno strumento molto efficace
cynism is the new fascism...
ni
sono molti di noi che lo vorrebbero credere
concordo sull'aumento della percentuale di convinti della riapertura, ma mi domando cosa succederebbe se ci fosse da qualche parte un riacutizzarsi di un focolaio o la apertura di uno nuovo...
cosa, peraltro, non così improbabile