
Originariamente Scritto da
flag
senza entrare nel merito del singolo scaglione...
questa è. o meglio era nel 2019, quando tutto andava bene, cioè, la situazione:
E’ il solito copione, che si ripete anno dopo anno, ma vale la pena soffermarsi e ripeterlo: in Italia le tasse le pagano in pochi perché sono troppo alte, e sono troppo alte perché le pagano in pochi. A fronte di servizi sempre meno corposi. Sta di fatto che a sostenere il peso fiscale del Pese è una platea limitata di lavoratori e pensionati, che reggono un sistema in cui sono i furbi a non pagare ma ad usufruire comunque dei servizi pubblici.
Il 12 per cento dei contribuenti italiani paga il 58 per cento delle tasse riscosse sul reddito. Chi paga integralmente le tasse per trattenuta alla fonte (lavoratori dipendenti e pensionati) sostiene e paga gran parte dell’Irpef. Al contrario l’Iva che grava soprattutto sul lavoro autonomo è la tassa più evasa d’Italia. E questo più o meno è noto da anni e anni, anche se mai assimilato dalla politica e dalla pubblica opinione che amano parlare di una esasperata tassazione in generale.
Numeri
Un primo dato: su 60,48 milioni di cittadini residenti a fine 2017, quelli che hanno presentato la dichiarazione dei redditi (i contribuenti dichiaranti) sono stati 41.211.336, ma quelli che versano almeno un euro di Irpef sono 30.672.866. Possiamo dedurre che il 49,29% degli italiani non ha reddito e quindi non paga nulla di Irpef.
Ma un altro dato è più eclatante: i contribuenti delle prime due fasce di reddito (fino a 7.500 lordi l’anno e da 7.500 a 15 mila euro) sono 18.622.308, pari al 45,19% del totale e pagano solo il 2,62% di tutta l’Irpef (2,82% nel 2016). A questi contribuenti corrispondono 27,331 milioni di abitanti i quali, considerando anche le detrazioni, pagano in media circa 157,9 euro l’anno e, di conseguenza, si suppone anche pochissimi contributi sociali, e quindi con molte probabilità saranno dei futuri pensionati assistiti dalla collettività.
Ricapitolando: 1) I contribuenti con redditi lordi sopra i 100 mila euro (per inciso: il netto di 100 mila euro è pari a circa di 52 mila euro) sono l’1,13%, pari a 467.442 contribuenti, che tuttavia pagano il 19,35% di tutta l’Irpef; 2) tra 200 e 300 mila euro di reddito troviamo lo 0,176%, circa 59 mila contribuenti che pagano il 2,99% dell’Irpef; 3) sopra i 300 mila euro solo lo 0,093% dei contribuenti versanti, circa 38.227 persone che pagano però il 5,93% dell’Irpef.
QUESTO SI INTENDE PER (S)PROPORZIONALITA'