
Originariamente Scritto da
Dennis
Ciao Fermissimo, buona sera.
Inizio con un saluto e richiamando subito all'attenzione come auguratamente, dopo la regione Veneto, anche la regione Toscana abbia oggi annunciato la sua iniziativa di monitoraggio puntuale e metodico dell'infezione, sia per proteggere gli operatori sanitari a contatto con i malati, sia per isolare e tracciare gli infetti asintomatici nella popolazione.
Le coscienze degli amministratori si stanno finalmente risvegliando e gli sforzi tendono a concentrarsi dove necessario.
L'appello dei vertici del WHO di ieri, del resto, è insindacabile e non posponibile.
Chiunque si vanti ora di avere un cervello capace di riflettere e non solo di spartire le orecchie, spenga la TV spazzatura ed ascolti la conferenza stampa:
https://www.pscp.tv/w/1BdGYQVaPrgGX
Alcuni estratti:
Ora, per rispondere nel merito del tuo messaggio.
Che l'Italia sia la nazione impreparata per eccellenza lo so bene, è l'eredità che voi, voi della vostra generazione, avete lasciato ai vostri figli e nipoti.
E' la classe dirigente infima che avete espresso, è la sua naturale continuità che pesca nel peggio di ciò che rimane tra bambocci senz'arte né parte e contadinotti ereditieri, una volta che i migliori sono già espatriati tutti in nazioni più civili.
Non devi ricordarmi stasera che sono stati gli operatori sanitari impreparato a diffondere il contagio negli ospedali e nei ricoveri;
non devi farmi scoprire ora che cerchiamo disperati di produrre e comprare attrezzature da affidare in fretta e furia a migliaia di ragazzi incapaci senza abilitazione, manco fossero i soldati dell'armata fascista spediti in Russia.
E' un peso che già ci mettiamo sulle spalle tutte le mattine, appena alzati dal letto.
Abbiamo oggi, 17 Marzo, in Italia, ingenti risorse private e sterminate risorse pubbliche da spendere immediatamente per fronteggiare al meglio la pandemia.
Abbiamo studiosi e tecnici nelle università, già capaci, da domattina, di iniziare a gestire alcuni aspetti dell'emergenza con metodi avanzati.
Abbiamo le infrastrutture tecniche e tecnologiche, già messe a disposizione da chi le possiede.
Le abbiamo già pronte e testate persino, anzi, soprattutto, nella moderna Lombardia che invece oggi, per tentare di allestire un campo di 400 letti, deve chiamare disperata il supereroe Bertolaso, neanche fosse la peggior provincia dell'entroterra calabrese.
Abbiamo, purtroppo, una classe dirigente incapace e vetusta, parto e diretta emanazione della popolazione che l'ha eletta: una popolazione dall'età media elevata, dall'istruzione scarsa, totalmente sconnessa con il mondo circostante.
Una nazione vecchia, accecata nelle proprie paure, chiusa nelle proprie convinzioni irremovibili, da trent'anni condannatasi da sola ad una lenta, dolce e sonnolenta malattia terminale.
Persino gente di cultura come te, gente che stimo infinitamente, confidente nell'analisi dei dati, si rassegna, si rende inerme, si abbandona all'ineluttabile destino che si è creata.
Una scelta vostra; la scelta della maggioranza, certo, dunque insindacabile.
Ma non la scelta di noi, che non stiamo a casa a contare i morti alla televisione né ad inveire contro i passeggiatori domenicali o contro l'Europa cattiva sui social, ma stiamo ancora nelle fabbriche, nei laboratori, negli studi, nei campi e sulle strade, tutti i giorni, a lavorare per la nostra vita già condannata a subire inesorabile la merda di società civile che avete creato; tutta orientata a pagarvi le pensioni vecchie e nuove, le quote cento, i redditi di cittadinanza, a pagarvi i vizi e le virtù, a cullarvi nella vostra dolce senilità, condannati ad avere come unica ricompensa la mancetta o l'eredità dei nonni.
Quindi Fermissimo, non venire a raccontare ancora che l'unica soluzione attuabile in Italia sia quella di chiudere la gente in casa a morire lentamente di malattia oggi e di fame domani, a noi che non possiamo permetterci questo lusso.
Rendetevi conto di essere inadeguati ad affrontare un problema, un volta tanto nella vita, e siate disposti a cedere il passo se non ne siete all'altezza o a collaborare se avete le capacità.