
Originariamente Scritto da
PowerRoss
Permettimi ma in quasi 9 mesi un piccolissimo passo poteva essere fatto.
Hai ragione. Non siamo governati da vecchi ma governano per i vecchi, ovvero l'elettorato con il soldo (e numericamente più rilevante).
Vedi Flag, secondo me è proprio questione di come approcciare il problema e purtroppo vedo che nel mondo occidentale siamo quasi tutti nella stessa barca.
Continuo a leggere proclami del tipo "fermiamo i contagi" e "dobbiamo evitare che la gente muoia o sia ricoverata".
Peccato che l'uno e l'altro siano obiettivi benché correlati completamente differenti nella metodologia.
Far calare i contagi è un obiettivo che si realizza con efficacia solo attraverso un confinamento quasi totale e prolungato delle persone e per un periodo prolungato, seguito da un altrettanto lungo periodo di graduale allentamento delle restrizioni.
Va da sè che tale tipo di misura comporta pesanti conseguenze economiche e sociali, ponendo di fatto un limite al prolungamento (o reiteramento ogni tot) delle stesse, pena anche la perdita di efficacia (in soldoni la gggente se ne fotterà sempre di più).
Solo in paesi "socialmente controllati" come la Cina, si è vista la vera forma efficace del lockdown.
L'altra strada per far calare i contagi sarebbe il tracciamento, tanto sbandierato anche dall'eroe Crisanti, ma a mio avviso è uno strumento molto debole, che conta troppo sul comportamento di una fascia troppo vasta della popolazione. Troppo dovrebbero spontaneamente scaricare Immuni, dovrebbero denunciare i contatti avuti. Non si può replicare il modello di Vò Euganeo su 60 milioni di persone. E' inefficiente e con troppe incognite dovendo lavorare su tutta la popolazione (neonati esclusi).
Poi c'è a mio avviso un fronte metodologico che sembra essere ignorato. Siamo sommersi ogni giorni da dati, tabelle, report Gimbe, Istat, Iss, ma mi sembra che si manchi sempre il punto focale, forse per pudore.
La mortalità di questo virus non è generalizzata. Colpisce particolarmente persone di una certa fascia di età e con certe condizioni di salute preesistenti. Lo ripetono come mantra medici e politici, perchè sono le persone da tutelare, ovvero il target per "evitare che la gente muoia".
Avresti una allocazione di risorse più efficiente, non avresti disparità territoriali e avresti più possibilità di giungere al traguardo di abbassare morti e ricoveri.
Non so perchè tale approccio sia stato solamente accennato dalla nostra politica (e quando l'ha fatto apriti cielo e non mi riferisco a Toti). "Bloccare" solo la parte di popolazione a rischio non è la soluzione più semplice (più semplice del lockdown generale non c'è niente) ma sicuramente è più efficiente. Purtroppo però sarà sempre politicamente tabù.
Le mie perplessità sono anche per un atteggiamento della politica e del mondo scientifico volto al "rischio zero", cosa impossibile da realizzare e concepire, se non veramente barricandoci in casa per un paio di anni.
PS. beninteso. Sulla prima ondata ci rimaneva solo quella soluzione che è stata. Ora no.
Come sopra... sarebbe stato bello quantomeno avvicinarsi a un pelino dell'idealità dell'Italia ideale.