Questa mattina:
10 giri del condominio (pari a 2120m) a passo veloce, una volta risaliti in casa esercizi di stretching e qualche movimento base di judo per tenere allenati sia i muscoli che la coordinazione motoria.
Circa 45 minuti di attività in totale, riuscendo sempre e comunque ad evitare le pallottole di chi ci spara dalla finestra.
Dopo la pausa caffè dlle 11.00, mi sono dato da fare per piegare e sistemare per bene i panni che avevamo recuperato dallo stendino giù in garage.
Personalmente mi sono autoimposto di iniziare a collegarmi ad internet solo da mezzogiorno in poi in modo da tenere la la mente un po' libera da tutto questo delirio.
Nel pomeriggio, quando il garage sarà un po' più caldo grazie all'arrivo del sole, mi dedicherò ad una parziale pulizia della moto, d'altra parte il tempo prima di poter realmente riprenderla in mano sarà molto lungo e posso fare le cose con parecchia calma.
Per i talebani della campagna antirunner: sappiate che non sono le persone, d'altra aprte nel mio paese una buona minoranza, che escono a piedi a fare due passi in beata solitudine (perchè qui tutti si tengon non ad un metro di distanza, ma almeno a tre se non quattro) a contribuire alla diffusione del virus.
Se vi siete un poco informati, fra il contagio e i primi sintomi passano mediamente 15-17 giorni, pertanto, facendo i conti dell'oste, bisognerà aspettare a Mercoledì prossimo per vedere gli effetti delle resse agli impianti di risalita e dei tavolini dei bar di Domenica 8 Marzo e che erano state ampiamente documentate su tutti i giornali locali di tutte le località d'Italia.
A queste dovremo poi sommare le migliaia di lavoratori che si ammaleranno perchè costretti ad operare in fabbriche dove i padroni non hanno alcuna considerazione della salvaguardia della salute dei propri schiavi.
I bresciani e bergamaschi che stanno morendo come mosche non erano runner, pensateci bene.