Non sono un economista e non ho ricette miracolose, ma ho vissuto abbastanza per vedere la lira (e l'inflazione sudamericana che conseguiva a stamparne troppa), la svalutazione competitiva, che a fronte di qualche vendita in più all'estero ti faceva aumentare il prezzo delle materie prime (e quindi il costo industriale dei prodotti). La pandemia farà cambiare l'Europa perché tutti ne usciranno male economicamente. E' chiaro cha applicando vecchie ricette economiche a nuove situazioni non si va da nessuna parte. Temo che si spenderanno molti soldi per supportare piccoli consumi, secondo me bisognerebbe aprire un periodo di "maglie larghe" in cui incentivare chi può a spendere per rimettere in moto l'economia, ridurre la burocrazia e riaprire cantieri dappertutto, così magari ci asfaltano bene le strade e rinforzano i ponti, magari si costruiscono delle carceri perché finito il periodo di "maglie larghe" e modificate al ribasso le aliquote fiscali bisognerà iniziare a essere inflessibili con gli evasori fiscali. Non dimentichiamo che la ricchezza privata italiana è superiore a quella di Germania, Francia etc. Se si smettesse di vederla come frutto di attività illecite, magari si spenderebbe di più. E se voglio supportare una scuola, un ospedale o un museo con una donazione me la togliete dalle tasse!! Così i lavori si fanno usando le imprese locali, i tempi di esecuzione sono minori e la collettività ha un ben comune che funziona.
Da parte mia andrò in ferie in Italia, e tendenzialmente preferisco i prodotti alimentari italiani (non perché italiani ma perché abbiamo maggiori controlli di qualità). Se poi in Italia si ricominciano a fare belle moto, me ne compro una