a mio modo di vedere ci sarebbero 2 modi di comportarsi, uno faticoso ed uno molto meno
1) impegnarsi in prima persona, che significa sacrificare le ore libere, il lavoro etc.; è chiaro che non facendolo, perchè è un sacrificio, si lascia spesso il campo ai politicanti di professione; per quanto mi riguarda ho sempre rifiutato ogni coinvolgimento quando me l'hanno chiesto perchè mettermi in politica, sebbene quella paesana di una piccola realtà di 23.000 abitanti, equivaleva per me ad una infamia pari ad essere un pedofilo...lo so, sarà esagerato, ma ho sempre avuto la paura di essere visto come uno che andava a banchettare alla grande mensa...
2) non fossilizzarsi nel votare in nome di una fede acritica un partito così come si appartiene ciecamente ad una fede calcistica che non si abbandona mai qualunque cosa succeda...un politico dovrebbe sapere che deve rispondere alla fine del suo mandato ai propri elettori...spesso invece sanno che possono sempre contare su di un bacino sicuro di elettori pigri (non parlo della clientelare che è un altro discorso ancora), invece dovrebbero sentirsi la terra scappare da sotto i piedi...
questa versatilità al voto non consta sacrifici...dovremmo essere più esigenti e pronti a non avere preconcetti (entro certi limiti ovvio) nel variare il voto in base ai risultati conseguiti nel precedente mandato
cynism is the new fascism...