Molti pensano che siano i presidenti a decidere le politiche in campo economico ed estero, ma si sbagliano essenzialmente perché i presidenti USA da Nixon in poi sono stati solo dei burattini in mano a petrolieri e banchieri d'affari.
Kennedy fu ucciso dai banchieri e dalla cordata dei produttori di armamenti.
Kennedy aveva due cose che a questi stavano antipatiche: era un filo-pacifista e quindi niente spese per armamenti per una nuova guerra, ed aveva stampato $6 miliardi di banconote con scritto United States of America cercando di fatto di di togliere ai banchieri il potere dell'usura derivante dal signoraggio bancario ossia la stampa di carta straccia prestata poi al governo a tasso di interesse.
Infatti morto Kennedy iniziò la guerra nel Vietnam e di nascosto furono ritirati tutti i dollari con scritto United State of America invece che Bank of America.
Questo perché la gente è convinta che il denaro lo stampino le banche centrali e le zecche di stato, ed invece non è vero. A noi l'euro viene prestato dalla BCE (che è una banca privata) al tasso del 4% quando potremmo tranquillamente stamparlo le banche centrali con governatori eletti democraticamente. Quindi i titoli di stato in realtà sono titoli di debito.
La Banca d'Italia nello statuto dice che deve essere posseduta al 51% dallo Stato (quindi dai cittadini) in realtà lo Stato ne possiede il 12-13% quindi stando al suo statuto dovrebbe essere già chiusa.
Per tutti questi motivi qualsiasi presidente ci sarà in USA dovrà fare la politica dei banchieri e delle cordate di industriali che comandano da dietro il paese non potrà decidere di testa sua o con un team di fedeli.
Perché sennò fa la fine di JFK.
Un banchiere che può stampare denari dal nulla si compra qualsiasi militare, qualsiasi ufficio della CIA e qualsiasi killer per far fuori anche un presidente.