Io sono stato un pioniere del telelavoro, ma ho continuato a mantenere intatte le relazioni personali sia con i colleghi, che, e soprattutto, con gli amici.
Dovevamo stare in telelavoro 3 giorni alla settimana, e molto semplicemente ci accordavamo per essere in ufficio tutti assieme, in modo da fare ballotta come abbiamo sempre fatto.
Per gli amici la situazione era ancora migliore, nel senso che potevano venirmi a trovare anche “durante il lavoro”, con le ovvie limitazioni derivanti dallo stesso, ma qualche momento di pausa lo si poteva (quasi) sempre trovare.
Eliminando i tempi viaggio, rimaneva più tempo sia per il lavoro che per le “esigenze personali”, quindi l’ho sempre considerato un aiuto al buon vivere, piuttosto che a una costrizione.
Forse ora i tempi sono cambiati, anche perché lo Smartworking è “imposto” dall’emergenza, ma il mio buon vecchio telelavoro per me è stata una manna.
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