
Originariamente Scritto da
_sabba_
Anche tra le giapponesi ci sono (state) moto coinvolgenti ed emotive, sia sotto il punto di vista estetico che da quelle del gusto di guida.
La differenza sta nella percentuale.
Le MV sono tutte così, le Morini sono tutte così, Le Triumph sono tutte così, le Ducati sono tutte così, le Aprilia sono (quasi) tutte così, eccetera eccetera fino a “scendere” alle BMW ed arrivare infine alle giapponesi, oramai tutte uguali tra loro, tutte “strane”, tutte (troppo) facili da guidare, tutte asettiche.
Solo le vecchie Yamaha (fino al 2015) mantenevano una certa dose di sana ignoranza, e qualcosina è rimasto sulle tricilindriche col CP3 (le uniche giapponesi moderne che salvo), per il resto, a parte qualche rarissimo modello (numeri che si contano sulle dita di una mano), roba amorfa.
Per riassumere, in passato anche i giapponesi hanno creato meraviglie (la VTR ad esempio), ma man mano che passano gli anni si sono adagiati e imbolsiti, e adesso anche una CB1000R si guida con la paglia in bocca e il braccio appoggiato sul finestrino (ah già, è una moto, e non ha il finestrino... me n’ero dimenticato).

P.S. Per pietà verso i gialli non posto le foto delle “nostre” moto di spicco, italiane e inglesi (europee)