Ti capisco ma non condivido del tutto.
Uscendo dal caso specifico a mio avviso il rischio di metterla su dinamiche sempre più generalizzate (e generiche) consente di mischiare le carte e non prendere mai posizioni univoche neanche quando è storicamente evidente chi è nel giusto e chi nello sbagliato.
Non mi meraviglierebbe leggere: “Vogliamo parlare delle foibe?”, “E i gulag allora?”, finendo con un immancabile “Vogliamo parlare di Bibbiano?”...
(però vedi che ci si è andati vicino con i Beatles e Vasco Rossi, noti picchiatori fascisti e assertori della supremazia della razza ariana)