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Ovviamente McKinsey e le altre società private non detengono il monopolio della consulenza dei fondi Ue. Ci sono infatti società all’interno dell’amministrazione che svolgono da anni e con efficienza questo lavoro.
È il caso di Sogei, società del Tesoro che svolge attività di monitoraggio e realizza servizi informatici per il ministero, la Corte dei Conti, le Agenzie fiscali e altre Pa. O ancora di Studiare Sviluppo Srl, società partecipata al 100% dal Mef che svolge attività di supporto all’analisi, alla programmazione, all’attuazione e valutazione delle politiche pubbliche per lo sviluppo in qualità di in house delle Amministrazioni centrali dello Stato.
Si tratta di strutture agili e con costi limitati che spesso passano in sordina sulla stampa e si occupano da decenni della consulenza economica (dal 2002 nel caso di Studiare Sviluppo).
“Il Pnrr è una buona occasione per mettere ordine nella dinamica fra Stato e mercato – commenta con Formiche.net l’Ad della società Alberto Gambescia – le società di consulenza private sono fondamentali in uno Stato liberal democratico, garantiscono un know how di cui un Paese come l’Italia ha bisogno”. L’importante è trovare il giusto equilibrio, aggiunge. “L’esperienza degli ultimi vent’anni ci ha insegnato che il depauperamento della Pubblica amministrazione non ha dato il risultato sperato, anzi. La gestione dei fondi europei può essere l’occasione per un’interazione virtuosa fra strutture pubbliche e private”.
una cosa non esclude l'altra, ovviamente: non bastano una decina di consulenti esterni per tutto il lavoro: quello che serve è il confronto con consulenti esterni