Citazione Originariamente Scritto da flag Visualizza Messaggio
ok, ma questo non si sistema con una squadra di tecnici al minsal...tieni poi conto che la sanità , come sai, è fortemente regionalizzata, e che ci sono politiche , accordi, capping fra varie regioni e fra queste e strutture private.

Le strutture private in convenzione, poi, hanno dei limiti nella convenzione stessa...e le questioni in oggetto sono gestite a livello regionale.

da ultimo è difficile combattere il fenomeno, dato che c'è (e ci deve essere) libertà da parte del paziente a scegliersi le migliori(per lui) cure, e, purtroppo, gli standard sono molto diversi lungo la penisola

un bel casino, lo riconosco

ma non è tutta spesa per lo stato: bisogna guardarci dentro bene...e concordo che controlli più stretti sarebbero auspicabili


che lavoro fai, se si può dire ?
Sono un product Specialist, mi occupo di ortopedia, mi occupo di protesica dalla gara di appalto fino all'assistenza tecnica in sala operatoria.
Il problema non è la libera scelta di dove curarsi e da chi farsi operare, il problema è che se il drg di una protesi di ginocchio e9000€ nel Lazio come in Toscana, ed il paziente del Lazio viene curato in Toscana dalla stessa equipe che lo avrebbe curato nel Lazio,con la stessa protesi e le stesse giornate di degenza il ministero non paga la stessa cifra per la clinica nel Lazio e nella clinica Toscana, è vero che le regioni sono diverse e che devono avere libertà nella gestione dei budget, ma chi paga è sempre lo stesso ministero...poi si arriva al paradosso che regioni come la Lombardia che hanno splittato tutto sul privato convenzionato e sembravano essere l'eccellenza di Italia sono quelle che nella crisi hanno sofferto di più...
Quando il paziente cambia regione ,la regione che lo riceve sta lavorando extrabudget perché facciamo finta che non sia prevedibile quale sarà la mobilità e mi sta bene...ma a quel punto quella clinica non deve ricevere un drg praticamente doppio rispetto a quello che riceve per i suoi residenti..la casa di cura Toscana che opera un toscano non spende di più se riceve un Romano....ma guadagna il doppio, tanto che dice al chirurgo romano che gli riconosce il 20%del drg se porta i pazienti da Roma...il chirurgo che aRoma prende il 10% non ha nessun problema a dire al paziente ti opero ad Arezzo, ma non gli sta offrendo cure migliori..
Io parlo del mio lavoro per fare esempi, ma non credo che in altri settori non ci siano sprechi similari...
Un conto è lasciare libera la regione di decidere di quali presidi ha bisogno e fare gare d'appalto per comprarli al miglior prezzo (forse), altra cosa è che il ministero paghi cifre diverse per prestazioni uguali e che permetta di avere diversità di nr posti letto e medici che poi obbligano i pazienti a spostarsi...se ci fosse un analisi da parte di chi riceve le tasse e le divide ai vari ministeri, se ci fossero delle analisi vere sui costi che guardino non solo al singolo aspetto forse si risparmierebbe....un bambino che deve essere ricoverato un mese a Roma dalla Calabria non costa solo il suo ricovero, costa pure i giorni in cui i genitori saranno lontani dal lavoro...
Se quando ,un anno fa l'associazione degli anestesisti rianimatori disse che in carenza di ventilatori sarebbe stato intubato il paziente più giovane con maggiore aspettativa di vita, sarebbe stato logico fare lo stesso con i vaccini...gli anziani sono i più deboli,ma sono quelli che possono stare a casa, ed il virus viene portato in casa dai figli...prima vaccino i giovani (quelli con maggiore aspettativa di vita), diminuisco la perdita economica, non privo gli studenti di una istruzione decente (chi ha figli i Dadi sa benissimo che non è come andare a scuola e l'anno scorso promossi tutti)..