Ma la sorpresa più grossa è stata probabilmente l’India, che da importatore poco rilevante è diventato in questi mesi uno dei principali compratori di petrolio russo: è passata dai 60.000 barili di greggio al giorno importati all’inizio dell’anno ai 430.000 importati a maggio. Per l’India, comprare greggio russo è diventato particolarmente conveniente per due motivi: anzitutto perché la Russia sta vendendo il suo greggio a prezzi molto scontati, per compensare il fatto che comprarlo è diventato più rischioso a causa delle sanzioni (per esempio, le compagnie assicurative occidentali si rifiutano di assicurare i cargo, ed è complicato ottenere prestiti dalle banche per gli anticipi). In secondo luogo, l’India ha un’importante industria di raffinazione, ed esporta all’estero il greggio russo raffinato e pagato molto poco, ottenendo enormi guadagni grazie al fatto che il prezzo dell’energia è altissimo. Peraltro, le raffinerie indiane riforniscono anche l’Europa, e questo rende molto probabile che i paesi europei abbiano inavvertitamente comprato greggio russo raffinato dall’India, a caro prezzo.
praticamente l#europa si é scavata la fossa con le proprie mani..prima peró si é data la zappa nei piedi
che rumore fa la felicita' la pazienza e' la virtu' di chi non ha un caz@zo da fare storie di chi rimane e di chi invece lascia tutto e se ne va.....