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Risultati da 31 a 40 di 104

Discussione: Ascensore sociale

  1. #31
    TCP Rider Senior L'avatar di Monacograu
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    Eh, la moto...giusto la Vespa mi è rimasta...
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    Ma da genitore stai sempre facendo aperitivi o cene fuori? io se ne faccio 2/3 fuori all'anno è molto, magari in casa con ospiti di più.
    Ho bellissimi ricordi dei frequenti pranzi domenicali (noi passavamo il tempo a giocare a pallone) in campagna oppure le pizzate fisse il sabato sera con tutti gli amichetti e genitori.
    Devo dire che i miei figli, fin’ora, si sono comportati sempre bene al ristorante quindi, tranne casi particolari di pranzi prezzolati in ristoranti di avorio () riusciamo a goderci ancora certe situazioni. Sicuramente ospitiamo di più ma, anche li, si mangia e si beve “meglio” di un tempo
    Io sono responsabile di quello che dico. Non di quello che capisci tu. [cit]
    Questa è una mela...

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  3. #32
    TCP Rider Senior L'avatar di navigator
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    Citazione Originariamente Scritto da Monacograu Visualizza Messaggio
    Devo dire che i miei figli, fin’ora, si sono comportati sempre bene al ristorante quindi, tranne casi particolari di pranzi prezzolati in ristoranti di avorio () riusciamo a goderci ancora certe situazioni. Sicuramente ospitiamo di più ma, anche li, si mangia e si beve “meglio” di un tempo
    Sono cambiate le abitudini ovviamente è cambiato il modo di vivere ed il modo di spendere Il weekend tipo di un ragazzo (studente) anni 90 era sabato pomeriggio ritrovo in piazza poi pizza con gli amici e discoteca. Domenica sport e spesso cinema la sera. Oggi sarebbero abitudini un pó troppo dispendiose per essere abitudinarie... per me si poteva spendere di più poi magari è solo una mia impressione sbagliata.

  4. #33
    TCP Rider Senior L'avatar di Desmonio
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    Citazione Originariamente Scritto da navigator Visualizza Messaggio
    Sono cambiate le abitudini ovviamente è cambiato il modo di vivere ed il modo di spendere Il weekend tipo di un ragazzo (studente) anni 90 era sabato pomeriggio ritrovo in piazza poi pizza con gli amici e discoteca. Domenica sport e spesso cinema la sera. Oggi sarebbero abitudini un pó troppo dispendiose per essere abitudinarie... per me si poteva spendere di più poi magari è solo una mia impressione sbagliata.

    20/25 anni fa con 50/60 mila lire andavi a mangiare la pizza e poi in discoteca e ci scappavano pure le 10 mila lire di benzina e magari le sigarette.
    Prova a farlo oggi con 50 euro.

  5. #34
    TCP Rider Senior L'avatar di navigator
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    20/25 anni fa con 50/60 mila lire andavi a mangiare la pizza e poi in discoteca e ci scappavano pure le 10 mila lire di benzina e magari le sigarette.
    Prova a farlo oggi con 50 euro.
    Si ma poi a parte l'aumento di costi non é sostenibile per una famiglia a stipendio medio... già essere all'università è un costo spesso non sostenibile e ricordiamoci che un tempo era gratis ora pur essendo molto peggiore ha dei costi di tassazione notevoli.

  6. #35
    TCP Rider Senior L'avatar di Desmonio
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    Citazione Originariamente Scritto da navigator Visualizza Messaggio
    Si ma poi a parte l'aumento di costi non é sostenibile per una famiglia a stipendio medio... già essere all'università è un costo spesso non sostenibile e ricordiamoci che un tempo era gratis ora pur essendo molto peggiore ha dei costi di tassazione notevoli.
    Non ho idea dei costi dell'università, mia sorella è laureata ma non so quanto si pagava di retta.
    Io sono un povero iNiorante diplomato.

  7. #36
    TCP Rider Senior L'avatar di navigator
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    Quartu S.Elena (CA)
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    Citazione Originariamente Scritto da Desmonio Visualizza Messaggio
    Non ho idea dei costi dell'università, mia sorella è laureata ma non so quanto si pagava di retta.
    Io sono un povero iNiorante diplomato.
    Qui solo di tassa annuale vai dai 350 ai 3000 euro a seconda dell'isee poi c'è tutto il resto con tasse e tassette continue e materiali vari.

  8. #37
    TCP Rider L'avatar di the kapos
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    Bell'argomento! Io credo che tutto sommato nella vita di oggi e soprattutto per chi ha svolto mansioni di lavoro dipendente, impiegati privati, pubblici ecc. non sia cambiato molto: con un solo stipendio si sopravvive e con due si vive bene senza esagerare, mentre per le partite iva oggi è un altro discorso, più complesso.
    La generazione precedente era maestra in responsabilità, gestione familiare e risparmio perché hanno vissuto da spettatori il ruolo dei loro padri, i veri protagonisti del boom economico dal dopoguerra. Hanno saputo mantenere l’umiltà e quei principi con cui sono stati educati ed hanno sempre fatto in modo di non fare mai il passo più lungo della gamba. Hanno lavorato sodo, hanno creduto nella famiglia, dopo carosello mandavano a letto i bambini e potevano tranquillamente addormentarsi dopo aver fatto l’amore quasi tutte le sere e lo smartphone, anche se lo avessero avuto, non avrebbero avuto il tempo di guardarlo 50 volte al giorno e leggerne i messaggi.
    Non c'era amazon, ebay, alibaba..non c'era la movida ove il giro di aperitivi ha un costo importante, non c'erano le scommesse on-line, i gratta e vinci e le speranze di arricchirsi facilmente, non c'era l’illusione di potersi comperare tutto con le rate ed indebitarsi fino al collo, giusto per avere magari quello che hanno le famiglie dei compagni dei propri figli per non farli sentire inferiori.
    Una volta le banche cercavano i clienti con i risparmi, ora invece preferiscono quelli che chiedono mutui e finanziamenti, quelli che vanno in rosso e quelli che portano spese e commissioni.
    Ci si dovrebbe rallegrare quando si riesce a salire – onestamente e senza scorciatoie - qualche gradino in più rispetto a quello occupato con i propri genitori, a migliorare il proprio benessere familiare, essere in grado di rimanerci e soprattutto nel mantenere la stessa umiltà di prima. L’errore più comune è quello di sentirsi migliore, di sapere tutto e di non accettare consigli…. ci si rende conto soltanto quando poi non si ha più nulla, si rimane soli e non si conta più nulla.
    L’orgoglio maschile non lo ammetterà mai, ma sono convinto che dietro un grande un uomo ed una sana famiglia ci sia sempre la regia e l’equilibrio di una grande donna con cui si ha intenzione di costruirci una famiglia.
    "Ogni donna ha un piccolo segreto da nascondere"...come diceva mia zia Ferdinando!

  9. #38
    TCP Rider Senior L'avatar di Desmonio
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    Citazione Originariamente Scritto da the kapos Visualizza Messaggio
    Bell'argomento! Io credo che tutto sommato nella vita di oggi e soprattutto per chi ha svolto mansioni di lavoro dipendente, impiegati privati, pubblici ecc. non sia cambiato molto: con un solo stipendio si sopravvive e con due si vive bene senza esagerare, mentre per le partite iva oggi è un altro discorso, più complesso.
    La generazione precedente era maestra in responsabilità, gestione familiare e risparmio perché hanno vissuto da spettatori il ruolo dei loro padri, i veri protagonisti del boom economico dal dopoguerra. Hanno saputo mantenere l’umiltà e quei principi con cui sono stati educati ed hanno sempre fatto in modo di non fare mai il passo più lungo della gamba. Hanno lavorato sodo, hanno creduto nella famiglia, dopo carosello mandavano a letto i bambini e potevano tranquillamente addormentarsi dopo aver fatto l’amore quasi tutte le sere e lo smartphone, anche se lo avessero avuto, non avrebbero avuto il tempo di guardarlo 50 volte al giorno e leggerne i messaggi.
    Non c'era amazon, ebay, alibaba..non c'era la movida ove il giro di aperitivi ha un costo importante, non c'erano le scommesse on-line, i gratta e vinci e le speranze di arricchirsi facilmente, non c'era l’illusione di potersi comperare tutto con le rate ed indebitarsi fino al collo, giusto per avere magari quello che hanno le famiglie dei compagni dei propri figli per non farli sentire inferiori.
    Una volta le banche cercavano i clienti con i risparmi, ora invece preferiscono quelli che chiedono mutui e finanziamenti, quelli che vanno in rosso e quelli che portano spese e commissioni.
    Ci si dovrebbe rallegrare quando si riesce a salire – onestamente e senza scorciatoie - qualche gradino in più rispetto a quello occupato con i propri genitori, a migliorare il proprio benessere familiare, essere in grado di rimanerci e soprattutto nel mantenere la stessa umiltà di prima. L’errore più comune è quello di sentirsi migliore, di sapere tutto e di non accettare consigli…. ci si rende conto soltanto quando poi non si ha più nulla, si rimane soli e non si conta più nulla.
    L’orgoglio maschile non lo ammetterà mai, ma sono convinto che dietro un grande un uomo ed una sana famiglia ci sia sempre la regia e l’equilibrio di una grande donna con cui si ha intenzione di costruirci una famiglia.

    Purtroppo si può mettere un solo LIKE . Potessi ne metterei 500 a quello che hai scritto.

  10. #39
    TCP Rider L'avatar di alex78pe
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    Citazione Originariamente Scritto da Monacograu Visualizza Messaggio
    Io mi farei anche altre domande relativamente ai nostri genitori:
    - quanti aperitivi facevano?
    - quanti pranzi fuori?
    - quante cene fuori?
    - quanti we in agriturismo, etc?
    - ...

    Io credo che conducessero una vita molto più di basso profilo, avendo cura di risparmiare e di costruire un futuro per i figli.
    Cosa, a mio modestissimo avviso, molto meno vera oggi: si guarda al benessere immediato.
    Straquoto, due genitori lavoratori, due figli, non ci è mai mancato niente, ma non scorderò mai finché campo la risposta standard ad ogni richiesta extra: "non è una cosa necessaria, poi vediamo"...
    Ogni volta che sentivo dire "poi vediamo" già sapevo che la traduzione corretta era "NO"...
    Ripeto, non mancava nulla, ma proprio nulla, ma la regola era che può sempre succedere qualcosa quindi il "di più" doveva essere sempre a disposizione in caso di emergenza di qualsiasi tipo.
    E questa cosa era comune a tante famiglie all'epoca, anni '80, ora io, se da ragazzino ogni tanto mi lamentavo dell'eccessiva "prudenza" che mi costringeva a volte a fare delle rinunce di cui non capivo l'esigenza, ringrazio per averli avuti come genitori, mi hanno insegnato il valore delle cose, a dare loro il giusto peso e, come qualcun altro ha riportato, a non fare MAI il passo più lungo della gamba.

    Certo a volte la mia compagna mi dice che sono tirchio peggio di come lo erano i miei per sfottermi, ma oggi, pur tra qualche difficoltà in più rispetto ai tempi andati (tra cui la maggior difficoltà ad accedere al mondo del lavoro, secondo me è questa la differenza maggiore che poi causa troppe differenze rispetto al passato, con conseguenze su tutto il resto, a partire da un'allungamento dei tempi in cui ci si rende indipendenti) se devo togliermi uno sfizio me lo tolgo tranquillamente perché sono in grado di gestire le mie finanze, senza troppe ansie e stress, grazie a quegli insegnamenti

  11. #40
    TCP Rider L'avatar di sagyttar
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    Citazione Originariamente Scritto da the kapos Visualizza Messaggio
    Bell'argomento! Io credo che tutto sommato nella vita di oggi e soprattutto per chi ha svolto mansioni di lavoro dipendente, impiegati privati, pubblici ecc. non sia cambiato molto: con un solo stipendio si sopravvive e con due si vive bene senza esagerare, mentre per le partite iva oggi è un altro discorso, più complesso.
    La generazione precedente era maestra in responsabilità, gestione familiare e risparmio perché hanno vissuto da spettatori il ruolo dei loro padri, i veri protagonisti del boom economico dal dopoguerra. Hanno saputo mantenere l’umiltà e quei principi con cui sono stati educati ed hanno sempre fatto in modo di non fare mai il passo più lungo della gamba. Hanno lavorato sodo, hanno creduto nella famiglia, dopo carosello mandavano a letto i bambini e potevano tranquillamente addormentarsi dopo aver fatto l’amore quasi tutte le sere e lo smartphone, anche se lo avessero avuto, non avrebbero avuto il tempo di guardarlo 50 volte al giorno e leggerne i messaggi.
    Non c'era amazon, ebay, alibaba..non c'era la movida ove il giro di aperitivi ha un costo importante, non c'erano le scommesse on-line, i gratta e vinci e le speranze di arricchirsi facilmente, non c'era l’illusione di potersi comperare tutto con le rate ed indebitarsi fino al collo, giusto per avere magari quello che hanno le famiglie dei compagni dei propri figli per non farli sentire inferiori.
    Una volta le banche cercavano i clienti con i risparmi, ora invece preferiscono quelli che chiedono mutui e finanziamenti, quelli che vanno in rosso e quelli che portano spese e commissioni.
    Ci si dovrebbe rallegrare quando si riesce a salire – onestamente e senza scorciatoie - qualche gradino in più rispetto a quello occupato con i propri genitori, a migliorare il proprio benessere familiare, essere in grado di rimanerci e soprattutto nel mantenere la stessa umiltà di prima. L’errore più comune è quello di sentirsi migliore, di sapere tutto e di non accettare consigli…. ci si rende conto soltanto quando poi non si ha più nulla, si rimane soli e non si conta più nulla.
    L’orgoglio maschile non lo ammetterà mai, ma sono convinto che dietro un grande un uomo ed una sana famiglia ci sia sempre la regia e l’equilibrio di una grande donna con cui si ha intenzione di costruirci una famiglia.
    Sottoscrivo tutto quanto dici perchè sei riuscito a condensare ottmamente e con le parole più adatte il principio che secondo me mi porta a pensare che noi ragazzi degli anni 80 (i miei genitori rappresentano quelli che hai descritto come protagonisti del boom economico) abbiamo vissuto in un paradiso irripetibile e siamo stati capaci di mettere in pratica gli esempi dei nostri genitori, con la fortuna di vivere in uno stato sociale che trattava il cittadino come tale, con dignità e rispetto e i padroni (pur con tutti il loro difetti) retribuivano col giusto compenso i propri dipendenti, dall'ultimo arrivato a quello prossimo alla pensione. Noi conoscevamo ancora lo spirito di sacrificio e l'umiltà di chi, affacciandosi al mondo del lavoro usciti da un istituto tecnico con il diploma in tasca, accettava di abbassare la testa e non fiatare di fronte al padrone o al capoufficio più anziano, con la certezza però che il proprio lavoro svolto correttamente sarebbe stato in qualsiasi caso riconosciuto e c'erano sempre e comunque possibilità di crescita, di carriera, di un futuro migliore.
    Oggi le cose non stanno più così e la metà della colpa è proprio nostra perchè da genitori non abbiamo avuto la capacità di trasmettere ai nostri figli quanto avevamo ricevuto dai nostri genitori e l'altra metà da uno stato sociale che oramai tratta il cittadino come una mucca da mungere e mandare al cimitero appena no è più in grado di contribuire adeguatamente all'arricchimento del pil nazionale.
    La società consumistica di oggi, basata sul liberismo economico a tutti i livelli e da una spietata legge dell'apparenza, ci sta rendendo indispensabili cose di cui potremmo fare benissimo a meno; l'invidia e l'avidità, la ricerca del profitto immediato ci stanno distruggendo, mettendoci in guerra l'uno contro l'altro.
    Oggi, rispetto a 40 anni fa siamo enormemente più poveri umanamente, culturalmente e pure economicamente.

    Se poi vogliamo parlare di banali numeri, io mi ricordo che quando iniziai il mio primo vero lavoro nel 1986 presso le Officine Marconi di Curtatone, venni assunto in regola, contratto metameccanico di 3° livello e percepivo uno stipendio di circa 917.000Lire ed una Fiat Uno Fire costava in versione base 9.900.000Lire.
    Per comprarmi il cinquantino nel 1981 a 16 anni (Tubolare BM Wally con motore Franco Morini a 4 marce) mi fu sufficiente lavorare da metà Giugno a metà Settembre come magazziniere presso un supermercato della mia città.
    Se andavi a fare una visita specialistica, a fare le analisi del sangue o una radiografia attraverso il servizio sanitario nazionale (che allora chiamavamo mutua) non pagavi nulla, così come tutte le prestazioni che si rendevano necessarie se dovevi fare delle cure specialistiche tramite gli ambulatori ospedalieri.
    Con le stesse stesse scarpe da ginnastica ci giocavi a pallone con gli amici nel campetto dell'oratorio (gratuito) a tennis con un semplice paio di braghini corti con le tasche ed una t-shirt (i più fighetti avevano già la Lacoste), facevi ginnastica a scuola e ci andavi a fare footing in campagna se ne avevi voglia.
    Le bicilcette si dividevano in: graziella, bmx, bici da uomo con la canna, bici da donna senza canna e se proprio volevi correre in biciletta ti compravi una Bianchi (o una Maino) con cambio campagnolo e indossavi quello che avevi in casa.
    Che culo....... ho le gambe aperte (Cit. Bella)

    Anche la bestia più feroce conosce un minimo di pietà. Ma io non ne conosco, perciò non sono una bestia. (W.S)

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